L’amministrazione comunale di Ancona ha disposto, con urgenza, la chiusura temporanea alle attività di balneazione e al transito pedonale in due aree costiere cruciali: il Passetto, specificatamente la zona adiacente all’ascensore, e Pietralacroce, nel tratto denominato Scalaccia.
Questa decisione, inaspettata ma necessaria, è stata dettata dai risultati allarmanti di recenti analisi ambientali condotte dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche (ARPAM).
I campionamenti hanno rivelato una concentrazione eccessiva di *Ostreopsis Ovata*, un’alga unicellulare appartenente a un genere noto per la sua potenziale tossicità.
Nello specifico, il Passetto ha registrato una densità di 68.880 cellule per litro, mentre Pietralacroce ha presentato un valore di 216.000 cellule per litro.
Questi dati superano significativamente la soglia di 100.000 cellule per litro stabilita come limite di sicurezza, innescando l’intervento preventivo del Comune.
Il provvedimento mira a salvaguardare la salute pubblica, considerando i diversi modi in cui l’alga può entrare in contatto con l’uomo.
L’ *Ostreopsis Ovata*, se inalata sotto forma di aerosol, può scatenare una serie di reazioni avverse, sebbene di natura generalmente transitoria.
I sintomi più comuni includono irritazione delle vie respiratorie superiori, sensazione di vertigini, raucedine, tosse persistente, disturbi simil-influenzali, nausea, congiuntivite e, in caso di contatto diretto con la pelle, dermatiti localizzate.
La durata di questi disturbi è solitamente compresa tra le 24 e le 36 ore, ma la prevenzione, attraverso l’evitamento dell’esposizione, è prioritaria.
Oltre al divieto di balneazione, l’attenzione delle autorità sanitarie si estende al consumo di prodotti ittici locali.
Si raccomanda vivamente di astenersi dalla raccolta e dal consumo di molluschi, come cozze, vongole e cannolicchi, e di ricci di mare provenienti dalle zone interessate.
Questa precauzione è fondamentale perché l’alga può accumularsi nei tessuti molli dei molluschi, amplificando il rischio di esposizione e reazioni tossiche.
La presenza di *Ostreopsis Ovata* lungo la costa marchigiana è un fenomeno sempre più frequente, legato a fattori ambientali complessi come l’aumento delle temperature del mare, l’eutrofizzazione (arricchimento eccessivo di nutrienti) delle acque e le variazioni nella salinità.
La sua proliferazione, sebbene naturale, può essere esacerbata dall’attività antropica.
Il Comune di Ancona monitorerà costantemente la situazione, con campionamenti regolari e analisi approfondite, per determinare il momento più opportuno per revocare il divieto e ripristinare la piena fruibilità delle aree costiere.
Nel frattempo, si invita la popolazione e i visitatori a rispettare scrupolosamente le disposizioni impartite, privilegiando la prudenza e la tutela della propria salute.
L’evento solleva anche interrogativi sulla necessità di implementare strategie di gestione ambientale più sostenibili e di rafforzare i sistemi di allerta precoce per la proliferazione di alghe tossiche.