La recente approvazione da parte dell’Assemblea legislativa marchigiana di una legge di iniziativa regionale segna un punto di svolta strategico per il Terzo Settore, l’attivismo civico e l’economia sociale nelle Marche.
Questa normativa, che recepisce la riforma nazionale, non si limita a una mera trasposizione di direttive, ma si configura come un’opportunità per rafforzare un tessuto socio-economico già ricco di iniziative e stimolare nuove forme di partecipazione attiva.
Il cuore della legge risiede nella volontà di creare un ecosistema più solido e dinamico per le oltre 4.200 organizzazioni marchigiane attive nel Terzo Settore, iscritte al Registro Unico Nazionale.
L’obiettivo non è solo quello di riconoscere e sostenere le realtà esistenti, ma anche di catalizzare nuove energie, incentivando un approccio al volontariato più moderno, flessibile e rispondente alle esigenze del territorio.
Si tratta di superare la visione tradizionale del volontariato come mera attività occasionale, promuovendo invece modelli di impegno civico strutturato e continuativo, che possano integrare competenze e risorse per affrontare sfide sociali complesse.
Un elemento centrale della nuova legge è l’istituzione di due organi chiave: il Consiglio Regionale del Terzo Settore e l’Osservatorio Regionale del Terzo Settore.
Il Consiglio, in qualità di organo consultivo, avrà il compito di fornire pareri e suggerimenti alla Regione in materia di politiche sociali ed economiche, garantendo la rappresentanza degli attori del Terzo Settore e facilitando il dialogo tra istituzioni e realtà del territorio.
L’Osservatorio, invece, avrà la funzione di monitorare, analizzare e valutare l’impatto delle politiche regionali nel settore, raccogliendo dati e informazioni utili per orientare le scelte future e migliorare l’efficacia degli interventi.
L’adozione di un modello di amministrazione condivisa per entrambi gli organi sottolinea l’importanza della collaborazione e della trasparenza nel processo decisionale.
La legge, frutto del lavoro congiunto dei consiglieri regionali Marco Ausili (FdI) e Romano Carancini (Pd), rappresenta un passo avanti verso la costruzione di una società più inclusiva e partecipata, dove il Terzo Settore gioca un ruolo fondamentale come motore di cambiamento sociale ed economico.
Si auspica che la sua attuazione possa generare un impatto positivo sulla comunità marchigiana, promuovendo lo sviluppo locale, l’innovazione sociale e la coesione territoriale, e che possa servire da modello per altre regioni italiane impegnate nella valorizzazione del capitale umano e delle risorse del Terzo Settore.
In sintesi, la legge non è solo un atto normativo, ma un investimento nel futuro delle Marche, un futuro fondato sulla solidarietà, la partecipazione e l’impegno civico.