Un episodio di grave inopportunità e profonda inaccettabilità ha scosso la comunità di Pescara, portando alla luce una questione cruciale riguardante l’accessibilità e il rispetto dei diritti delle persone con disabilità.
Un tassista si è rifiutato di trasportare una coppia, composta da una donna non vedente e da un uomo ipovedente, accompagnati dal loro fedele cane guida, violando palesemente le normative vigenti e i principi fondamentali di inclusione sociale.
L’incidente, avvenuto a Pescara, ha immediatamente suscitato sconcerto e indignazione, tanto da spingere le autorità locali, unitamente ai rappresentanti della categoria dei tassisti, ad assumere una posizione ferma e a porgere le più sentite scuse alla coppia.
Antonio Abbagnale, presidente del Consorzio Tassisti Pescara (Cotape) e figura di spicco del sindacato Uri a livello regionale, ha personalmente incontrato la coppia, manifestando profondo rammarico per l’accaduto e offrendo un servizio taxi gratuito per il loro ritorno alla stazione ferroviaria.
La vicenda solleva un interrogativo fondamentale: la consapevolezza e l’applicazione concreta dei diritti delle persone con disabilità, in particolare per quanto riguarda l’accesso ai servizi di trasporto pubblico.
La legge italiana, e le convenzioni internazionali, garantiscono il diritto alle persone non vedenti o ipovedenti di essere accompagnate dai loro cani guida, considerati estensioni delle loro persone e strumenti indispensabili per la loro autonomia e sicurezza.
La presenza di un cane guida non costituisce una limitazione del servizio, ma una necessità per garantire la mobilità e la piena partecipazione alla vita sociale.
La commissione taxi del Comune di Pescara è chiamata a valutare attentamente l’accaduto e a disporre le sanzioni più appropriate, che potrebbero includere la sospensione della licenza di guida per un periodo fino a un mese, in linea con le decisioni prese in casi analoghi, come quello verificatosi a Milano.
Questa severità non è volta a punire per il gusto di farlo, ma a trasmettere un messaggio chiaro e inequivocabile: il rispetto dei diritti delle persone con disabilità non è negoziabile.
L’episodio, purtroppo, evidenzia la persistenza di lacune nella sensibilizzazione e nella formazione degli operatori del settore, alimentando stereotipi e pregiudizi che ostacolano l’effettiva inclusione sociale.
È necessario intensificare gli sforzi per promuovere una cultura del rispetto e dell’accoglienza, attraverso campagne di informazione, corsi di formazione specifici e iniziative di sensibilizzazione rivolte a tutta la cittadinanza.
La categoria dei tassisti, consapevole della propria responsabilità, si impegna a vigilare affinché simili episodi non si ripetano, ribadendo il proprio profondo senso di solidarietà e l’attenzione costante verso le esigenze delle persone con disabilità.
La dignità di ogni individuo e il diritto alla mobilità devono essere prioritari, senza alcuna esitazione o discriminazione.
L’immagine positiva dell’intera categoria è infatti indissolubilmente legata alla capacità di garantire un servizio efficiente, sicuro e, soprattutto, inclusivo.