sabato 9 Agosto 2025
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Comune di L'Aquila

L’Aquila: Allevatori e Sindacati in Piazza contro i Tagli al Bilancio

Davanti all’Emiciclo regionale, a L’Aquila, si è levata oggi una vibrante protesta, un grido d’allarme coniugato dalle voci di sindacati – Cgil, Cisl, Uil – e degli allevatori abruzzesi.

La manifestazione, un presidio di forte impatto simbolico, è nata in risposta ai drastici tagli previsti per il programma triennale di assistenza tecnica, un pilastro fondamentale per la tenuta e lo sviluppo del tessuto zootecnico regionale, dal 2025 al 2027.
Al centro della contesa, la sopravvivenza stessa dell’Associazione Regionale Allevatori (ARA), ente cruciale per la rappresentanza degli interessi degli allevatori e per l’erogazione di servizi essenziali.

La protesta non si è limitata a una semplice espressione di dissenso; si è configurata come una denuncia approfondita delle conseguenze socio-economiche derivanti dalle scelte di bilancio in discussione.

I manifestanti hanno esplicitamente messo in guardia sul rischio concreto di un’emorragia di posti di lavoro, un impatto devastante per intere famiglie e per le comunità rurali che dipendono dall’attività zootecnica.

Il settore primario abruzzese, tradizionalmente importante per l’economia regionale, si trova a fronteggiare sfide crescenti, aggravate da scelte politiche che ne minano le fondamenta.

Una delegazione di rappresentanti degli allevatori e dei sindacati ha avuto l’opportunità di presentare direttamente alla Commissione Bilancio, riunita proprio a L’Aquila, le proprie istanze e preoccupazioni.
L’incontro, pur nella sua brevità, ha rappresentato un tentativo di dialogo e di sensibilizzazione nei confronti dei decisori politici.
La richiesta è chiara: rivedere le scelte di bilancio, garantendo un adeguato sostegno all’Associazione Regionale Allevatori e, di conseguenza, salvaguardando l’occupazione e la vitalità del settore primario.
L’attenzione ora è rivolta alla seduta del Consiglio Regionale, cruciale per l’approvazione dell’assestamento di bilancio.

I manifestanti hanno lanciato un appello appassionato alle forze politiche, invitandole ad assumere un approccio responsabile e lungimirante.

Non si tratta semplicemente di una questione finanziaria, ma di un investimento nel futuro dell’agricoltura abruzzese, nella tutela del paesaggio rurale e nella garanzia di un’economia sostenibile e inclusiva.
Il destino di un’intera filiera produttiva, con le sue implicazioni sociali ed economiche, è ora nelle mani dei rappresentanti eletti.
La protesta di oggi è un monito, un richiamo alla necessità di politiche agricole che valorizzino il territorio, sostengano gli allevatori e preservino il patrimonio rurale abruzzese.

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