sabato 9 Agosto 2025
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Basilicata: Due Economie, Due Destini – Potenza e Matera a Confronto

L’analisi congiunturale dell’economia lucana, seppur in un quadro nazionale complesso, svela una dicotomia significativa tra le dinamiche economiche di Potenza e Matera, evidenziando come la resilienza possa manifestarsi in forme diverse all’interno di un’unica regione.
I dati, resi pubblici dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio della Basilicata, relativi al periodo esteso tra giugno 2024 e giugno 2025, rivelano non solo differenze quantitative, ma anche qualitative nei percorsi di sviluppo e nelle vulnerabilità esposte.

Matera emerge come un polo di relativa stabilità, con il 70% degli indicatori chiave che sorpassano la media nazionale, un dato incoraggiante se contestualizzato in un quadro economico globale caratterizzato da incertezza.

Questa performance positiva è sostenuta da due elementi cruciali: una progressiva diminuzione delle richieste di cassa integrazione, indicatore di un mercato del lavoro più dinamico e capace di assorbire forza lavoro, e un aumento dei finanziamenti alle imprese, elemento vitale per l’innovazione, gli investimenti produttivi e l’espansione delle attività esistenti.
Tale dinamica suggerisce una maggiore capacità di adattamento e una struttura produttiva più diversificata, meno dipendente da singoli settori ad alto rischio.
Potenza, al contrario, si trova ad affrontare sfide più pressanti.
Solo il 40% degli indicatori supera la media italiana, un dato che riflette una situazione più fragile e una maggiore esposizione a fattori esterni.
L’andamento negativo delle esportazioni, che segnala una perdita di competitività sui mercati internazionali, è particolarmente preoccupante.

Questo fenomeno si accompagna ad una contrazione dell’occupazione, con ripercussioni dirette sul reddito disponibile delle famiglie e sul benessere sociale.
L’impennata dei ricorsi alla cassa integrazione, elemento drammatico della situazione, non è un dato isolato, ma è direttamente collegato alla crisi che attanaglia il settore automotive, un comparto di rilevanza strategica per l’economia potentina.

È fondamentale sottolineare che la dipendenza da un singolo settore industriale concentra il rischio e amplifica l’impatto delle fluttuazioni economiche globali.
La crisi automotive, con la sua ondata di ristrutturazioni, riposizionamenti e transizioni verso forme di mobilità alternativa, ha colpito duramente la filiera produttiva locale, mettendo a rischio posti di lavoro e competenze specializzate.

L’analisi congiunturale non è solo un esercizio statistico, ma uno strumento per la formulazione di politiche economiche mirate.

Per Potenza, ciò implica un’accelerazione delle azioni volte a diversificare l’economia, a promuovere l’imprenditorialità, a supportare la formazione di nuove competenze e ad attrarre investimenti in settori strategici con elevato potenziale di crescita.

Matera, dal canto suo, dovrà consolidare la propria posizione, investendo in innovazione, sostenibilità e capitale umano, per garantire una crescita inclusiva e duratura.
La sfida per la Basilicata, nel suo complesso, è trasformare queste differenze territoriali in opportunità di sviluppo condiviso, promuovendo la sinergia tra le due città e valorizzando le peculiarità di ciascuna.

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