lunedì 22 Settembre 2025
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Parma ricorda Hiroshima: un rintocco per la pace.

Il suono grave e solenne dei rintocchi, provenienti dal Palazzo del Governatore, ha segnato un momento di profonda riflessione a Parma, in piazza Garibaldi.

Le diciassette campane hanno scandito le ore che separavano la città emiliana dall’istante, il 6 agosto 1945, in cui un’energia devastante si sprigionò su Hiroshima, aprendo una nuova, terrificante era nella storia dell’umanità.

L’evento, promosso dal Comune di Parma e dalla Casa della Pace, ha commemorato l’ottantesimo anniversario di una tragedia che continua a pesare sulla coscienza collettiva.

La cerimonia, a cui hanno preso parte esponenti delle amministrazioni comunali di Parma, Montechiarugolo e Collecchio, insieme ai rappresentanti della Casa della Pace, ha rappresentato un monito urgente contro la persistenza della minaccia nucleare e un appello alla responsabilità globale.
L’ombra di Hiroshima e Nagasaki, città martoriate e simboleggianti l’apice della barbarie bellica, incombe ancora sul mondo, alimentata da una corsa agli armamenti che sfugge al controllo e da una diplomazia spesso carente di lungimiranza.
L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di impegno per la dismissione delle armi nucleari, con un focus particolare sull’adesione dell’Italia al Trattato delle Nazioni Unite sulla proibizione delle armi nucleari, un accordo entrato in vigore nel 2021 che, con coraggio e lunghezza di visione, dichiara illegale l’utilizzo, lo sviluppo, i test, la produzione e il possesso di tali armi di distruzione di massa.

Un atto simbolico e giuridico di inaudita importanza, purtroppo ancora ostacolato dalla mancata adesione di numerosi paesi, tra cui l’Italia.
Il silenzioso appello “Italia, ripensaci!”, promosso dalla Rete Italiana Pace e Disarmo, è un grido di speranza che si leva contro l’inerzia politica e l’immobilismo burocratico.

È un invito a riconsiderare il ruolo dell’Italia nel panorama internazionale, a orientarsi verso una politica di pace e di cooperazione, abbandonando le logiche di sicurezza basate sulla deterrenza nucleare, un concetto intrinsecamente fallace e pericoloso.
La commemorazione non si conclude con i rintocchi della campana.

In serata, alle ore 21:15, la Strada del Quartiere si trasformerà in un palcoscenico cinematografico, ospitando la proiezione de “Il Dottor Stranamore, ovvero: Come ho imparato ad amare la bomba”, un’irriverante e geniale satira di Stanley Kubrick che, con un misto di umorismo nero e profonda angoscia, smaschera le assurdità e i pericoli di una guerra nucleare, ammonendo il pubblico a non sottovalutare mai la follia umana e la fragilità della pace.

Un’opera che, a ottant’anni di distanza da Hiroshima, risuona con un’eco inquietante e necessaria.

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