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Napoli

Rapina e Gambizzazione: Arrestato Minorenne con Precedenti

La giovane età non smorza l’ombra di un percorso criminale già significativo, che ora si ingrossa con nuove accuse e un arresto per la Polizia di Stato di Napoli.
Il minorenne è indagato per una rapina brutale, culminata nella gambizzazione della vittima, ferita gravemente a colpi di pistola durante il tentativo di furto di uno scooter.
L’episodio, ricostruito agli atti, risale al 23 luglio scorso, nella zona di Porta Capuana.

Il giovane, presumibilmente in collaborazione con un complice di maggiore età, al momento oggetto di indagini separate, ha tentato di perpetrare la rapina.

L’azione rientra in un quadro più ampio di microcriminalità che affligge il territorio, dove la giovane età non rappresenta un deterrente.

Il minorenne non è un volto nuovo nel panorama della microcriminalità locale.

Si presume sia collegato a una dinamica criminale radicata nel quartiere di Piazza Mercato, un nodo cruciale delle attività illecite in città.

Le connessioni suggeriscono un’integrazione precoce in contesti criminali strutturati, dove la violenza e la sopraffazione sembrano essere un codice implicito.
Fondamentale per l’identificazione dei responsabili è stata l’approfondita analisi dei profili social.
Questo lavoro investigativo, come evidenziato dalla Questura in una nota, ha rivelato una marcata inclinazione verso comportamenti delinquenziali, una pericolosità sociale evidente e un rischio concreto di reiterazione di reati analoghi.
La documentazione online non è solo un mero strumento di prova, ma riflette un percorso di radicalizzazione che solleva interrogativi sull’efficacia dei sistemi di prevenzione e di recupero.
Il provvedimento restrittivo, emesso dal Giudice per i Minorenni, è frutto di una richiesta della Procura dei Minorenni di Napoli e include accuse di rapina aggravata in concorso, tentato omicidio aggravato in concorso e porto e detenzione illegale di armi aggravate in concorso.

La gravità delle imputazioni sottolinea la violenza e la premeditazione dell’azione criminale, così come la necessità di un intervento tempestivo per interrompere il percorso di criminalizzazione del minore.
L’arresto attuale si aggiunge ad un precedente episodio, avvenuto il 21 luglio, quando lo stesso minorenne era già detenuto in un istituto penale minorile per un’altra rapina, perpetrata con modalità simili.
Questo fatto suggerisce una pericolosità non occasionale, ma un comportamento sistematico e reiterato, che necessita di un’analisi psicologica e pedagogica approfondita.
Il rischio di una spirale di violenza e devianza richiede un approccio multidisciplinare, che coinvolga servizi sociali, psicologi e operatori del settore, al fine di offrire al minorenne un’alternativa alla criminalità e di favorire la sua reintegrazione sociale.

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