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Salvataggio in Mare: 31 Migranti Recuperati dalla Life Support

Alle prime ore di questa mattina, la *Life Support*, imbarcazione Search and Rescue (SAR) di Emergency, ha completato un delicato intervento di soccorso in acque internazionali, nell’area di responsabilità SAR libica.

L’operazione, culminata alle 9:15, ha permesso di portare in salvo 31 individui, un’umanità fragile in balia delle correnti del Mediterraneo.
Tra loro, spiccano cinque donne, una delle quali in stato di gravidanza alla sua ottava settimana, e undici minori non accompagnati, testimonianza straziante delle dinamiche migratorie che coinvolgono il Mediterraneo.
Il capomissione della *Life Support*, Jonathan Nanì, ha descritto la scena a bordo dell’imbarcazione soccorsa come un quadro di estrema vulnerabilità: l’assenza di dispositivi di galleggiamento, il sovraffollamento e l’inconfondibile odore di carburante a benzina delineavano una situazione di rischio imminente.

“La priorità, in quel momento, era stabilizzare le persone”, ha spiegato Nanì, “distribuendo immediatamente giubbotti di salvataggio e procedendo con il trasferimento dei naufraghi sull’imbarcazione di soccorso e, successivamente, sulla *Life Support*.

“Il racconto dei 31 sopravvissuti rivela un viaggio notturno iniziato da Sabratha, in Libia, nella notte precedente alle 23:00.

Le loro storie affondano le radici in un mosaico di nazioni africane, comprendenti Burkina Faso, Camerun, Gambia, Ghana, Guinea, Costa d’Avorio, Mali, Nigeria, Senegal e Somalia.

Ogni individuo rappresenta un esodo, una speranza di futuro interrotta dalla precarietà di una traversata nel Mediterraneo.

Alla *Life Support* è stato assegnato il porto di Savona, situato a circa 675 miglia nautiche dal luogo del salvataggio, un percorso che sottolinea la complessità logistica e le sfide umanitarie che caratterizzano queste operazioni.
Emergency ribadisce con forza la necessità di un approccio più umano e tempestivo nella gestione dei flussi migratori.

Ritardare l’accesso a un porto sicuro, costringendo i soccorsi a navigare per giorni aggiuntivi, non fa altro che prolungare la sofferenza dei naufraghi, impedendo loro di ricevere l’assistenza sociosanitaria essenziale e di presentare regolarmente la richiesta di asilo.

La *Life Support*, impegnata nella sua trentacinquesima missione nel Mediterraneo centrale dal dicembre 2022, ha finora soccorso un totale di 2.885 persone, testimoniando il ruolo cruciale svolto da Emergency nell’affrontare la crescente emergenza umanitaria che si consuma in queste acque.
Ogni salvataggio è un atto di speranza, un impegno a difendere la dignità umana e a chiedere un futuro più giusto e sicuro per coloro che intraprendono un viaggio così pericoloso.

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