18 dicembre 2023 – 17:46
Il 17 dicembre 1973 segnò una tragica giornata nella storia italiana, quando un commando di terroristi compì la strage di Fiumicino, causando la morte di trentadue persone. Questo atto vile e insensato colpì duramente il paese, lasciando un’impronta indelebile nella memoria collettiva.Tra le vittime di quella terribile giornata, vi erano sei italiani che non avrebbero mai più potuto abbracciare i loro cari. La famiglia De Angelis fu spezzata nel dolore, con Giuliano, Emma e la giovane Monica che persero la vita in modo così tragico. La loro assenza lasciò un vuoto incolmabile nei cuori dei loro amati.Raffaele Narciso e Domenico Ippoliti furono altre due vittime innocenti di quel crudele attacco. Persone comuni che si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato, pagando con la propria vita per l’insensatezza degli attentatori.Ma tra le vittime c’era anche Antonio Zara, un finanziere coraggioso che cercò di fermare i terroristi durante l’attacco. Il suo gesto eroico gli costò la vita, ma per il suo coraggio e il sacrificio supremo venne insignito della medaglia d’oro al valor militare. Il suo nome rimarrà per sempre legato all’onore e al dovere verso il proprio paese.Cinquanta anni sono passati da quella tragica giornata, ma le ferite ancora bruciano nelle memorie di coloro che hanno perso i propri cari. È importante ricordare e onorare le vittime, affinché il loro sacrificio non sia mai dimenticato. La strage di Fiumicino è un monito contro la violenza e l’estremismo, un richiamo alla necessità di difendere i valori fondamentali della libertà e della pace.Che queste parole siano un tributo alle vittime e una speranza per un futuro in cui tragedie simili non si ripetano mai più.
