Il delitto di Alessandro: l’omicidio di Giulia e il tentativo di far sparire il corpo

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Davanti a me si staglia l’immagine di Giulia, il suo sguardo che mi ignora e io, come un’ombra in movimento, mi dirigo verso la cucina. Lì trovo quel coltello che lei aveva lasciato dopo aver tagliato le verdure. Nel frattempo, la vedo chinarsi nel soggiorno alla ricerca di un cerotto in un cassetto inferiore del mobile, ferita da un taglio. Mi fermo alle sue spalle, immobile, aspettando che si rialzi per tornare in cucina. Il mio gesto è rapido e fatale: la colpisco al collo senza sapere quanti colpi siano stati necessari. Lei si volta prima di cadere. Alessandro Impagnatiello rivive in tribunale il momento in cui ha privato della vita la sua compagna Giulia Tramontano, al settimo mese di gravidanza.Dopo quell’atto terribile, cerco disperatamente di cancellare ogni traccia di quanto accaduto quella sera. Avvolto da un velo di follia insensata e totale irrazionalità, tento disperatamente di far sparire il corpo di Giulia.”Provo a dare fuoco al corpo di Giulia”, confessa con voce spezzata Alessandro, “uso prodotti infiammabili destinati alle pulizie nella speranza che tutto svanisca”.

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