Tensione tra Meloni e Santanchè per le nomine all’Enit. Il tentativo della ministra di intervenire fallisce.

Date:

04 aprile 2024 – 01:32

Il clima a Roma non è dei migliori per l’Enit, l’Ente nazionale del turismo. Si parla di una certa tensione che si è creata di recente a causa di alcune decisioni prese dalla ministra Daniela Santanch e ora anche Palazzo Chigi ha preso in mano la questione. Questo ha portato al primo vero conflitto tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la ministra, indipendentemente dalle questioni giudiziarie che coinvolgono quest’ultima: stavolta il problema riguarda la gestione dell’ente che il governo aveva promesso di rilanciare. Invece, tra nomine poco brillanti e scelte discutibili come la campagna Open to Meraviglia, gli operatori del settore continuano a lamentarsi e le critiche sono arrivate fino alle orecchie della premier che ha deciso di commissariare l’ente. Questo ha bloccato effettivamente l’autonomia della ministra imponendo la nomina della nuova presidente Alessandra Priante, un nome di alto profilo già direttrice europea dell’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite.In risposta, qualche giorno fa la ministra ha proposto un direttore generale, ruolo non previsto dal vecchio statuto dell’ente. Tuttavia, ieri il consiglio di amministrazione che doveva approvare il contratto e le deleghe del nuovo dg è stato rinviato poiché non tornano né i numeri né i poteri che dovrebbero essere assegnati all’ennesimo super burocrate proveniente dal mondo politico.L’Enit è da sempre considerato poco più di un organismo inefficiente. Il governo Meloni aveva promesso un cambio radicale fin dall’inizio del suo mandato. Nonostante ciò, a un anno di distanza, non si sono visti grandi progressi. Nessun evento significativo, solo viaggi con interpreti perché alcuni dirigenti non parlano tutte le lingue, talvolta nemmeno l’inglese; per non parlare delle polemiche legate alla costosa campagna Open to Meraviglia che ha comportato spese intorno ai 500mila euro solo nel primo semestre dell’anno scorso.Inoltre, ad oggi sul sito dell’ente non è ancora pubblicato il curriculum completo della Jelenic, amministratrice delegata dell’ente pubblico. Nonostante ciò, la ministra ha lavorato per un anno per nominare il presidente desiderando anche Sandro Pappalardo membro del cda di FdI. Sono stati fatti circolare vari nomi come Alberto Tomba e Flavio Briatore ma Giorgia Meloni è intervenuta esprimendo insoddisfazione sulle scelte fatte finora dal duo Jelenic-Santanch.

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