Il Consiglio regionale della Basilicata, in un gesto di profonda responsabilità civica e umanitaria, ha approvato all’unanimità una risoluzione che destina risorse derivanti dalla riduzione dei compensi dei consiglieri regionali a interventi di solidarietà a sostegno delle popolazioni civili colpite dal conflitto israelo-palestinese.
L’iniziativa, promossa dal vicepresidente dell’Assemblea lucana, Angelo Chiorazzo, si pone come risposta concreta a una crisi umanitaria di proporzioni tragiche, configurandosi come un atto di coerenza istituzionale in un momento storico segnato da sofferenze immense.
La decisione trascende la mera assistenza materiale, rappresentando una presa di posizione netta a favore della pace, della salvaguardia della dignità umana e del rispetto dei diritti fondamentali.
La Basilicata, piccola regione geograficamente, si erge a simbolo di un impegno morale, dimostrando che anche realtà locali possono contribuire attivamente alla costruzione di un futuro più giusto e pacifico nel Medio Oriente.
L’atto consiliare non si fonda su logiche partitiche o ideologiche, ma su un profondo sentimento di umanità e sulla consapevolezza del dovere di non rimanere indifferenti di fronte a una tragedia che si dispiega.
Il voto unanime riflette una tradizione italiana radicata nel contributo alla mediazione e alla promozione della pace in Medio Oriente, evocando figure emblematiche che hanno saputo incarnare valori di dialogo e comprensione reciproca, come Alcide De Gasperi, con la sua visione di integrazione europea, Giulio Andreotti, con la sua complessa abilità diplomatica, Aldo Moro, con il suo instancabile impegno per la riconciliazione e Emilio Colombo, con la sua missione di pace in Libano.
Questi esempi storici fungono da ispirazione per un approccio che va oltre la semplice assistenza, mirando a sostenere processi di riconciliazione e sviluppo sostenibile.
Di fronte a una delle pagine più oscure della storia contemporanea, la politica è chiamata a superare ambiguità e silenzi, assumendo la responsabilità di schierarsi a fianco di chi soffre e di chi lotta per la propria sopravvivenza.
La Basilicata, con questa iniziativa, affianca la vita, la dignità e il diritto alla giustizia, esprimendo la voce di un’intera comunità regionale che rifiuta di accettare la sofferenza come destino inevitabile.
Il gesto non è solo un atto di solidarietà immediata, ma anche un appello a una riflessione più ampia sulle cause profonde del conflitto e sulla necessità di promuovere un dialogo inclusivo che coinvolga tutte le parti interessate, affinché una pace duratura possa finalmente fiorire nella regione.
L’impegno si concretizza in un gesto simbolico, ma con implicazioni concrete per le popolazioni colpite, un atto di speranza in un futuro di convivenza pacifica.