Un’Onda Positiva per la Conservazione della Caretta Caretta: Record di Nidificazioni e Sfide Ambientali in CampaniaLa costa campana si conferma un santuario cruciale per la tartaruga marina Caretta caretta, con una stagione di nidificazione che ha superato ogni aspettativa.
A una settimana dalla conclusione del meticoloso monitoraggio delle spiagge, iniziato il 3 giugno, si è registrato un dato storico: 107 nidi censiti, un numero che eclissa il precedente record di 104 del 2024.
Questa eccezionale performance sottolinea l’importanza degli sforzi di conservazione e offre spunti significativi sull’evoluzione delle dinamiche ambientali nel Mediterraneo.
L’operazione, coordinata dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli nell’ambito del progetto europeo Life Turtlenest, ha visto la partecipazione di centinaia di volontari attivi nel network “Caretta in vista”, un’iniziativa che coinvolge WWF, numerose associazioni ambientaliste e istituzioni locali.
L’impegno congiunto ha permesso una sorveglianza capillare delle coste, individuando i nidi e raccogliendo dati essenziali per la comprensione dei comportamenti riproduttivi delle tartarughe e per la definizione di strategie di protezione mirate.
Il Cilento si conferma, ancora una volta, il cuore pulsante di questa vitalità biologica, offrendo un ambiente particolarmente favorevole alla deposizione delle uova.
Tuttavia, il dato che desta maggiore interesse è l’eccezionale performance del comune di Castel Volturno, con ben 42 nidi censiti.
Un risultato che colloca Castel Volturno in testa alla classifica dei comuni campani e tra i primissimi a livello nazionale, evidenziando un valore naturalistico di straordinaria importanza.
L’attivista WWF Caserta e referente WWF Campania per il pattugliamento nidi di tartarughe, Vincenzo Viglione, ha guidato con dedizione il monitoraggio di questo territorio, contribuendo significativamente a questo successo.
Questo incremento delle nidificazioni, sebbene incoraggiante, solleva interrogativi complessi legati ai cambiamenti climatici.
L’aumento della temperatura delle acque, un fenomeno sempre più evidente nel Mediterraneo, sembra essere un fattore determinante nell’aumento delle nidificazioni, spingendo le tartarughe a spostarsi verso nord alla ricerca di temperature più adatte alla riproduzione.
Questa migrazione, sebbene possa sembrare un adattamento, potrebbe esporre le tartarughe a nuove minacce e alterare gli equilibri ecologici esistenti.
L’incremento dei nidi richiede ora un’analisi approfondita e un impegno ancora maggiore per garantire la sopravvivenza dei piccoli.
È fondamentale intensificare le misure di protezione delle spiagge, ridurre l’inquinamento marino e promuovere la sensibilizzazione del pubblico sull’importanza della conservazione di queste specie iconiche.
Il successo di questa stagione di nidificazione è un segnale positivo, ma anche un monito sulla necessità di agire con urgenza per proteggere il futuro della Caretta caretta e la salute del nostro Mediterraneo.