Morante e Trinca, due voci femminili che intrecciano storie di donne nella narrazione della Storia.

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07 gennaio 2024 – 20:12

A partire dal 8 gennaio, Rai 1 presenterà una serie televisiva ispirata al libro di Archibugi. Non perdere l’opportunità di immergerti in questa avvincente storia!

L’opportunità di raccontare “la Storia” con una voce femminile è un motivo fondamentale per Jasmine Trinca nel suo ruolo da protagonista nella serie “La Storia”, diretta da Francesca Archibugi e trasmessa su Rai 1 a partire dall’8 gennaio. La serie, tratta dal capolavoro omonimo di Elsa Morante, uscito cinquant’anni fa e accolto da un grande successo di pubblico nonostante le polemiche, vede nel cast anche Elio Germano, Asia Argento, Lorenzo Zurzolo, Francesco Zenga (al suo debutto) e Valerio Mastandrea.Per Jasmine Trinca, Elsa Morante è un punto di riferimento fondamentale: ha addirittura chiamato sua figlia Elsa in suo onore. “La Storia” è il suo romanzo preferito ed essendo originaria del quartiere Testaccio, dove gran parte della trama si svolge, accettare un ruolo come questo rappresenta per lei un sogno che si avvera. Nel racconto, ambientato nella Roma popolare degli anni ’40, Jasmine Trinca interpreta Ida, una maestra di scuola ebrea vedova con un figlio adolescente di nome Nino (interpretato da Francesco Zenga), inizialmente entusiasta del fascismo. Un giorno Ida subisce uno stupro da parte di un giovane soldato tedesco ubriaco che la lascia incinta. Nasce così Giuseppe, detto Useppe, che vivrà insieme alla madre alcune delle fasi più difficili e violente della guerra.Ida è descritta come una figura fragile ma allo stesso tempo dotata di una grande forza e un personaggio epico. Elsa Morante ha uno sguardo amorevole per gli ultimi, e affrontare il suo lavoro richiede umiltà. Il racconto non è mai individuale, ma parla di una collettività e di come la guerra colpisca sempre i più poveri, mentre i potenti ne sono spesso responsabili.La sceneggiatura è stata firmata dalla regista Francesca Archibugi insieme a Francesco Piccolo, vincitore del premio Strega, Ilaria Macchia e Giulia Calenda. Quest’ultima è anche nipote di Luigi Comencini e figlia di Cristina, che ha lavorato con Suso Cecchi D’amico all’adattamento televisivo del 1986. Francesca Archibugi ammette che non ha visto l’adattamento di Comencini prima di accettare il progetto, ma ritiene che sia stato un capolavoro televisivo assoluto.Il romanzo “La Storia” fu pubblicato nel 1974 da Einaudi in edizione tascabile su volontà dell’autrice stessa ed ebbe un enorme successo vendendo un milione di copie in poco tempo. Tuttavia, l’autrice si trovò ad affrontare critiche violente da parte dei giornali di sinistra e persino da Pier Paolo Pasolini a causa della sua rappresentazione delle classi sociali meno abbienti.Questo tipo di romanzo ci porta a riflettere su ciò che accade ancora oggi: la propaganda che cerca di giustificare guerre vissute dai più deboli per difendere i privilegi degli altri. “La Storia” ci riguarda tutti in qualche modo, come sottolinea Asia Argento, che ha una nonna ebrea e un nonno partigiano. Tuttavia, questi racconti erano spesso tabù a causa del dolore e dei traumi che contenevano.La combinazione di letteratura e produzione televisiva è uno dei pilastri fondamentali di Rai Fiction e rappresenta il senso stesso del servizio pubblico.

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