22 dicembre 2023 – 12:46
Un’esposizione svela la complessa evoluzione tecnica dell’opera d’ingegneria, mettendo in luce le sfide affrontate durante il processo creativo.
La mostra intitolata “Il racconto di un simbolo” al Colosseo, non solo celebra la grandiosità della costruzione della colonna Traiana, ma anche l’ingegno umano e la sfida tecnologica dell’epoca in cui Roma raggiunse il suo apice territoriale. A distanza di quasi duemila anni, il Parco archeologico del Colosseo e il Museo Galileo – Istituto e Museo di Storia della Scienza hanno organizzato una straordinaria esposizione che narra la storia di questa antica “archistar”. La direttrice del Parco del Colosseo, Alfonsina Russo, insieme a Federica Rinaldi, Angelica Pujia e Giovanni Di Pasquale si sono occupati della curatela della mostra.La Colonna di Traiano fu inaugurata nel 113 d.C., ben 1910 anni fa. Fin dalla sua progettazione e costruzione rappresentò una vera e propria sfida per l’ingegno umano. L’estrazione del marmo dalla cava di Carrara, il trasporto via terra, mare e fiume, la lavorazione dei blocchi nel cantiere del Foro di Traiano: tutto ciò richiedeva una grande abilità nell’impilare blocchi di marmo dal peso imponente (circa 40 tonnellate) in modo da far combaciare i rilievi a nastro che narrano la storia della conquista della Dacia e le gesta dell’imperatore. Non solo: era necessario anche realizzare i gradini della scala a chiocciola interna, che dovevano essere scavati prima dell’installazione.L’architetto e ingegnere Apollodoro di Damasco, originario della Siria, fu l’artefice di questa straordinaria opera. La mostra “La Colonna Traiana. Il racconto di un simbolo”, visitabile dal 22 dicembre 2023 al 30 aprile presso il Colosseo, racconta anche la storia di Apollodoro. Oltre alla colonna stessa, vengono esposti modelli ricostruttivi delle macchine utilizzate per il trascinamento e sollevamento dei blocchi monumentali, nonché degli strumenti come compassi, squadre, argani, manovelle e fili a piombo rinvenuti durante gli scavi.La colonna Traiana fu oggetto di ammirazione da parte dei papi e dei sovrani europei che, non potendo spostarla, ne fecero disegnare copie o crearne delle repliche. Napoleone I la fece disegnare e addirittura riconsacrare dal Papa Sisto V. Questo simbolo dell’ingegno umano continua ad affascinare e ispirare ancora oggi.