Un’iniziativa pionieristica nel panorama del food delivery italiano segna un punto di svolta nella tutela dei lavoratori del settore: Filt e Cgil Torino e Piemonte hanno siglato un accordo innovativo con Just Eat, una multinazionale leader nel delivery, distinguendosi per l’introduzione di un rapporto di lavoro subordinato per i suoi rider, una novità assoluta nel comparto.
L’accordo, che interessa in particolare la regione Piemonte, dove Just Eat impiega circa 500 rider concentrati principalmente a Torino, si focalizza sulla mitigazione dei rischi lavorativi attraverso una serie di misure concrete.
Un elemento centrale è la riduzione automatica di un’ora per i turni nella fascia oraria compresa tra le 12:00 e le 16:00, un intervallo caratterizzato da elevate criticità secondo le rilevazioni del portale Worklimate.
Questa riduzione, applicabile a livello nazionale a discrezione di Just Eat, mira a prevenire situazioni di affaticamento e stress particolarmente intense durante le ore più calde e trafficate.
Il protocollo prevede inoltre una ridefinizione delle modalità di assegnazione dei turni, dando priorità ai rider che utilizzano l’auto o, in secondo luogo, scooter o biciclette elettriche.
Questa scelta, volta a minimizzare l’esposizione a condizioni atmosferiche avverse e a ridurre l’impegno fisico legato all’utilizzo di mezzi più leggeri, comporta che l’impiego di biciclette tradizionali sarà limitato, riconoscendo l’intensità dello sforzo richiesto.
Le ore di lavoro perse a seguito di questa riorganizzazione saranno recuperate nella settimana successiva, a meno che il servizio non sia sospeso, in tal caso si potrà ricorrere alla cassa integrazione, offrendo una rete di sicurezza economica per i lavoratori.
Un aspetto cruciale dell’accordo è l’attenzione alla salute e al benessere dei rider, espressa attraverso la possibilità di inserire brevi pause durante i turni ad alta intensità fisica, senza preavviso e senza timore di sanzioni disciplinari.
Queste pause, integrate ai già previsti 5 minuti di riposo, rappresentano un riconoscimento implicito della necessità di interruzioni mirate per prevenire l’accumulo di stress fisico e mentale.
I rappresentanti sindacali sottolineano come questa intesa costituisca un precedente significativo a livello territoriale, rafforzando l’importanza di garantire tutele oggettive e immediate, non delegate alla responsabilità individuale.
L’accordo sottolinea che la sicurezza sul lavoro non deve essere una scelta discrezionale, ma una certezza imprescindibile.
L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di riflessione sulla precarizzazione del lavoro nel settore del delivery e sull’importanza di promuovere condizioni lavorative dignitose e sostenibili, riconoscendo il ruolo fondamentale dei rider nell’economia locale e nazionale.
La speranza è che questo esempio possa ispirare altre iniziative simili, contribuendo a migliorare le condizioni di lavoro e a tutelare la salute e il benessere dei lavoratori del settore.