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Intossicazione da botulino a Cosenza: tre giovani in terapia intensiva

Una grave emergenza sanitaria si è sviluppata in provincia di Cosenza, con tre giovani ricoverati in terapia intensiva presso l’ospedale locale a seguito di un’intossicazione alimentare acuta.

La situazione, nata da un episodio verificatosi a Diamante, solleva interrogativi sulla sicurezza alimentare e richiede un’indagine approfondita.
I primi due pazienti, entrambi minorenni di diciassette anni, erano stati precedentemente ammessi in rianimazione nella serata precedente, manifestando una sintomatologia allarmante che includeva disturbi visivi, con annebbiamento e difficoltà nella messa a fuoco, accompagnati da ripetute emesi.

L’evoluzione clinica, rapida e severa, aveva immediatamente orientato i medici verso un’ipotesi diagnostica specifica: l’intossicazione da botulino, una patologia rara ma potenzialmente fatale causata da tossine prodotte dal batterio *Clostridium botulinum*.

La gravità del quadro clinico ha richiesto l’immediata somministrazione del siero antiveleno, un farmaco specifico e salvavita che è stato prontamente trasferito da Taranto, sottolineando la necessità di una risposta tempestiva e coordinata in situazioni di emergenza sanitaria.
Attualmente, la prognosi dei tre pazienti è considerata riservata, con uno dei giovani che versa in condizioni particolarmente critiche, richiedendo monitoraggio continuo e supporto vitale.

L’evenienza ha immediatamente innescato un’indagine epidemiologica condotta dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza.

L’obiettivo primario è quello di identificare con precisione la fonte dell’infezione e prevenire ulteriori casi.
Al fine di ricostruire la catena alimentare e individuare il punto di contaminazione, sono stati acquisiti campioni alimentari provenienti da un food truck situato a Diamante, il luogo dove i giovani avevano consumato il panino incriminato.

L’analisi di questi campioni, insieme a una meticolosa ricostruzione del percorso dei cibi, è cruciale per determinare se la contaminazione sia avvenuta durante la produzione, la preparazione, la conservazione o la distribuzione.
Il botulino, in particolare, si sviluppa in ambienti anaerobici (privi di ossigeno), come ad esempio conserve impropriamente preparate o alimenti conservati in condizioni non ottimali.

La tossina botulinica è una neurotossina estremamente potente che blocca la trasmissione degli impulsi nervosi, causando paralisi muscolare e potenziali danni irreversibili.
L’emergenza in corso sottolinea l’importanza cruciale di rigorosi controlli di sicurezza alimentare lungo l’intera filiera, dalla produzione alla vendita al dettaglio, e l’educazione dei consumatori riguardo alle corrette pratiche di conservazione e preparazione degli alimenti.
L’indagine è in corso e si attendono ulteriori sviluppi.

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