Il Museo Archeologico Ferruccio Barreca e il Parco Storico Archeologico di Sant’Antioco inaugurano un’era di fruizione innovativa e immersiva, grazie al progetto “Smart Sulky Mediterranean Art”, finanziato dal Ministero dell’Interno.
L’iniziativa non si limita a una semplice riqualificazione degli spazi espositivi, ma rappresenta una profonda trasformazione concettuale e tecnologica, volta a rendere il patrimonio archeologico accessibile, coinvolgente e significativo per un pubblico eterogeneo.
Il cuore del progetto risiede nell’integrazione di tecnologie all’avanguardia e didattica inclusiva, un connubio che supera la tradizionale concezione di museo come mero contenitore di reperti.
Percorsi multimediali interattivi guidano il visitatore in un viaggio nel tempo, ricostruendo le dinamiche socio-economiche e culturali che hanno plasmato l’antica Sulky, l’odierna Sant’Antioco.
L’esperienza si arricchisce con la creazione di installazioni virtuali che trasportano il visitatore direttamente nel tessuto urbano punico e romano.
Un trenino elettrico, a disposizione durante eventi speciali, facilita l’esplorazione dei principali siti archeologici: il porto punico, il porto romano, la necropoli punica con le sue fasi di evoluzione, segnando la costruzione dell’anfiteatro e del tempio dell’acropoli.
Un focus particolare è dedicato al mausoleo tardo-punico di Sa Presonedda, un monumento emblematico del patrimonio funerario isolano.
Attraverso la realtà virtuale, i visitatori potranno ricostruire virtualmente la struttura originale, superando i limiti della conservazione fisica e vivendo un’esperienza immersiva all’interno della monumentale tomba, grazie a visori di ultima generazione.
Il percorso espositivo si evolve anche nella terza sala del Museo, con l’introduzione di visite interattive pensate per stimolare la partecipazione attiva.
Attività come “Crea la tua stele” e quiz a più livelli permettono ai visitatori di interagire con i reperti e con la narrazione storica, umanizzando i personaggi dell’antichità e rendendo la storia più tangibile ed emozionante.
Parallelamente all’innovazione tecnologica, il progetto ha offerto l’opportunità di ampliare il corredo museale.
Di particolare rilievo sono le scoperte di dee madri risalenti all’età preistorica, rinvenute a Canai, un ritrovamento eccezionale per il numero e la concentrazione di reperti in un unico sito.
Vengono inoltre esposti nuovi corredi funerari provenienti dalla necropoli punica di Is Pirixeddus, oggetto di scavi condotti da Paolo Bernardini agli inizi del nuovo millennio.
Come sottolinea la direttrice del Parco, Sara Musucuso, il progetto “Smart Sulky Mediterranean Art” ha contribuito a trasformare il Museo Archeologico Ferruccio Barreca da luogo di conservazione statica a piattaforma dinamica, in continua evoluzione, capace di dialogare con un pubblico sempre più ampio e diversificato, promuovendo la conoscenza e la valorizzazione del ricco patrimonio archeologico di Sant’Antioco.
Il sindaco Ignazio Locci, a suo volta, evidenzia come il Museo si sia reinventato, diventando un vero e proprio laboratorio culturale, un punto di riferimento per la comunità e un motore di sviluppo turistico sostenibile.