La città di Bolzano piange la scomparsa di Arnaldo Loner, figura eminente nel panorama legale locale, spentosi all’età di novant’anni.
La sua carriera, costellata di dedizione e competenza, ha lasciato un’impronta indelebile nel tessuto civile e nella memoria collettiva della comunità altoatesina.
Loner non fu soltanto un avvocato di grande spessore, ma anche un baluardo della giustizia e della memoria.
La sua partecipazione, in qualità di legale della parte civile, nei processi contro Michael Seifert, il boia del campo di concentramento di Bolzano, e contro don Giorgio Carli, testimonia il suo impegno nella ricerca della verità e nella difesa dei diritti delle vittime.
Questi casi, particolarmente delicati e controversi, richiesero una sensibilità e un rigore morale che Loner dimostrò di possedere pienamente, contribuendo a far luce su pagine oscure del passato e a promuovere un processo di riconciliazione basato sulla giustizia e sulla verità.
Oltre all’attività forense, Arnaldo Loner coltivò una profonda passione per la cultura e, in particolare, per il patrimonio librario antico.
La sua collezione, frutto di anni di ricerca e dedizione, rappresenta un tesoro di inestimabile valore, testimonianza della sua erudizione e del suo amore per la storia e le arti.
Questo interesse per il libro antico non era solo una passione collezionistica, ma un modo per connettersi con il passato, per comprenderne le sfumature e per tramandare la conoscenza alle generazioni future.
Il 2013 vide il riconoscimento del suo impegno profondo e variegato con l’assegnazione della Croce al Merito del Land Tirolo, un onore che celebrava non solo la sua abilità professionale, ma anche il suo contributo alla società civile, alla promozione della cultura e alla salvaguardia della memoria della Shoah.
Questa distinzione sottolinea come Loner abbia saputo coniugare l’eccellenza legale con un’attiva partecipazione alla vita comunitaria e un impegno costante nella difesa dei valori fondamentali della democrazia e della giustizia.
La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile.
Come ricordato dall’ex assessore provinciale Michele Di Puppo, Arnaldo Loner proveniva da umili origini e aveva percorso una strada faticosa ma costantemente orientata verso l’eccellenza professionale, incarnando un esempio di merito, tenacia e dedizione.
Abbandona la moglie Adriana e la figlia Valentina, anch’essa avvocata, proseguendo la sua eredità professionale e morale.
I messaggi di cordoglio sui social media testimoniano l’affetto e il rispetto che la comunità bolzanina nutriva per questa figura di spicco, simbolo di integrità, competenza e impegno civile.
La sua memoria continuerà a ispirare le future generazioni di legali e cittadini attivi, invitando a perseguire la giustizia, a onorare la memoria del passato e a costruire un futuro basato sulla tolleranza e sul rispetto dei diritti umani.