venerdì 8 Agosto 2025
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Capaci in lutto: l’ultimo saluto a Simona Cinà, giovane pallavolista.

La comunità di Capaci si è raccolta, sgomenta, nel dolore, per dare l’ultimo saluto a Simona Cinà, giovane pallavolista strappata alla vita in circostanze tragiche durante una festa di laurea a Bagheria.

La sua salma è giunta nella chiesa madre di Sant’Erasmo, custode silenziosa del lutto cittadino, accolta da un’ondata di commozione e un lungo, vibrante applauso, gesto di affetto e di rimpianto che ha riempito la piazza.

La scena era carica di un dolore palpabile, espresso nei volti dei genitori, devastati, della sorella gemella Roberta, legata a Simona da un vincolo indissolubile, e del fratello Gabriele, testimoni di una perdita incolmabile.

Al loro fianco, il sindaco Pietro Puccio, portavoce di un intero comune in lutto, ha proclamato una giornata di lutto cittadino, un tributo solenne alla giovane vita spezzata.
La bandiera comunale, a mezz’asta, era un ulteriore segnale tangibile del dolore collettivo.
La bara, candida e immacolata, era circondata da un mare di volti, molti dei quali erano giunti ore prima, in attesa del momento del commiato.

Tra loro, le compagne di squadra, vestite con le magliette bianche, simbolo di appartenenza e di cameratismo, con il numero 24 di Simona stampato sul petto e il suo cognome, Cinà, impresso sulla schiena – un modo per onorare la memoria della giovane atleta e per sentirsi, almeno in parte, vicine al suo spirito.
Non mancavano le giovanissime allieve di pallavolo, le future generazioni di atlete che Simona aveva avuto la fortuna di guidare e ispirare, i cui occhi umidi riflettevano la perdita di una mentore e un esempio.

La celebrazione religiosa, officiata dal parroco Giuseppe Salamone, si è sviluppata in un’atmosfera di profonda spiritualità e di raccoglimento.
La figura di Simona, al di là della sua giovane età, si è rivelata come un punto di riferimento per la comunità, un’atleta dedita, un’amica leale, una figlia premurosa.
La sua scomparsa, improvvisa e inaspettata, ha lasciato un vuoto incolmabile, un dolore che solo il tempo, forse, potrà attenuare, ma che mai potrà cancellare dalla memoria collettiva di Capaci.

La sua eredità, fatta di passione, impegno e umanità, continuerà a vivere nei cuori di coloro che l’hanno conosciuta e amata.

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