sabato 9 Agosto 2025
20.3 C
Rome

Beirut, cinema e memoria: Abbout Productions a Locarno

In un panorama globale segnato da conflitti e disuguaglianze strutturali, dove la forza spesso prevale sulla giustizia, emergono figure che incarnano la resilienza e l’impegno per la verità.

Myriam Sassine e Georges Schoucair, leader di Abbout Productions, ricevono a Locarno il prestigioso Premio Raimondo Rezzonico, un riconoscimento al loro percorso di produzione indipendente a Beirut, un crocevia di culture e storie complesse.
La loro opera si configura come un atto di resistenza culturale, un tentativo di dare voce a una realtà spesso marginalizzata dai media globali.
Abbout Productions non si limita a documentare la realtà, ma la interpreta attraverso il linguaggio cinematografico, creando opere destinate a trascendere il presente e a lasciare un’impronta duratura per le generazioni future.

La loro visione non è quella della cronaca immediata, ma della costruzione di un archivio emotivo e intellettuale, un deposito di memorie collettive che riflettano le contraddizioni e le speranze di un popolo.

La scelta di operare da Beirut, epicentro di instabilità politica ed economica, sottolinea un profondo legame con la comunità e un desiderio di contribuire alla sua ricostruzione, non solo materiale, ma anche identitaria.
Le opere presentate al festival, *Costa Brava, Lebanon* e *Memory Box*, sono emblematiche di questa missione.

*Costa Brava, Lebanon*, con la sua allegoria della famiglia costretta a confrontarsi con l’impatto devastante di un progetto governativo, incarna la fragilità dell’ambiente e la corruzione che mina le fondamenta della società.
*Memory Box*, invece, si addentra nella complessità delle relazioni familiari e del trauma generazionale, svelando le cicatrici profonde lasciate dalla guerra civile.
Entrambe le pellicole esplorano il delicato rapporto tra individuo e potere, mettendo in luce le dinamiche di oppressione e le lotte per l’autodeterminazione.

Georges Schoucair sottolinea come la decisione di realizzare questi film sia nata da un profondo desiderio di preservare e trasmettere le storie e i ricordi di un popolo.

Questo impegno, inizialmente percepito come un semplice atto creativo, si è evoluto in una missione più ampia, un tentativo di dare forma a un’identità culturale minacciata dalla precarietà e dall’instabilità.

La sfida è ardua, la ricerca di finanziamenti complessa, ma la forza della missione, la ferma convinzione nella potenza del cinema come strumento di cambiamento, continua a ispirare e sostenere questo percorso.

Il cinema, dunque, può davvero mutare il corso degli eventi? Forse non nel senso di una rivoluzione immediata, ma certamente nella sua capacità di generare consapevolezza, di stimolare il dibattito, di offrire una prospettiva alternativa.

Quando un’opera è autentica, quando nasce da una profonda convinzione, può irrompere nella coscienza collettiva, generando un’eco che si propaga nel tempo, alimentando la speranza di un futuro più giusto e umano.
L’impegno di Abbout Productions, in questo senso, rappresenta un faro nella notte, un invito a non arrendersi di fronte alle avversità, ma a continuare a raccontare storie, a coltivare la memoria, a credere nel potere trasformativo dell’arte.

Author:

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -