Luka Modric, stella croata e icona del calcio mondiale, ha offerto uno sguardo inedito sul suo approdo in rossonero durante una recente intervista a Dazn, in vista dell’amichevole contro il Leeds.
L’incontro con Carlo Ancelotti, precursore del suo trasferimento, si è rivelato un momento chiave, non solo per conferma le sue intuizioni, ma anche per fornire una visione profonda e autentica del Milan.
Modric, noto per la sua riservatezza e la sua impeccabile professionalità, ha sottolineato come le parole di Ancelotti abbiano amplificato la sua già solida impressione del club milanese.
Non si trattava di semplici complimenti di circostanza, bensì di un’analisi ponderata e sentita, proveniente da una figura che incarna la storia e l’identità stessa del Milan.
Ancelotti, che ha vissuto l’esperienza di giocatore e allenatore a Milano, ha trasmesso a Modric un senso di appartenenza e una comprensione del tessuto culturale che avvolge il club.
Ha illustrato non solo la tradizione di eccellenza sportiva e la passione dei tifosi, ma anche l’importanza della coesione di squadra, del rispetto per l’avversario e dell’umiltà, valori intrinseci alla filosofia milanista.
La conversazione con Ancelotti ha permesso a Modric di cogliere appieno la risonanza emotiva e l’impatto che il Milan ha avuto, e continua ad avere, sulla comunità lombarda e sul calcio internazionale.
Ha percepito l’eredità di leggende, l’ambizione di un club con una storia ricca di trionfi e la responsabilità di contribuire a perpetuare questa straordinaria tradizione.
L’approdo in rossonero, quindi, non rappresenta semplicemente un nuovo capitolo nella carriera di Modric, ma un’immersione in un ecosistema calcistico vibrante, intriso di valori e di un’eredità prestigiosa.
Le parole di Ancelotti, come un faro, hanno illuminato il percorso, rendendo ancora più significativa la scelta di indossare la maglia del Milan e di condividere con i tifosi rossoneri l’entusiasmo e la determinazione che lo contraddistinguono.
L’amichevole con il Leeds si preannuncia come un’occasione per vedere in campo, fin da subito, la sua classe e la sua integrazione in un progetto ambizioso.