12 aprile 2024 – 08:59
Nella tranquilla serata di mercoledì a Lione, uno stato d’animo di terrore e sconcerto ha avvolto la comunità locale quando le autorità hanno fermato Teima Sohaib, 21enne di origini egiziane nato in Italia. La gendarmerie lo cercava per aver violato un controllo giudiziario, ma la scoperta successiva ha portato a un’accusa ben più grave: secondo gli inquirenti, sarebbe stato lui a ferire mortalmente Auriane Nathalie Laisne, giovane di 22 anni, nella chiesetta del villaggio abbandonato di Aosta.Teima, originario di Fermo ma residente da tempo in Francia, era già noto alle autorità per aver aggredito in passato la ragazza. Il prossimo 3 maggio sarà processato dal Tribunale di Grenoble per violenza domestica nei confronti di Auriane. Nonostante fosse stato imposto un divieto di avvicinamento alla vittima dopo le precedenti aggressioni, i due avevano mantenuto il loro legame e erano partiti addirittura per una vacanza insieme.La storia dei due giovani si intreccia tra Italia e Francia: il 25 marzo erano entrati in Italia su un autobus e si erano diretti verso Aosta per poi campeggiare in una zona montana. Testimoni li avevano visti passeggiare insieme a La Salle poco prima della tragedia. Il corpo senza vita di Auriane è stato ritrovato da escursionisti il venerdì successivo, con evidenti segni di violenza al collo e al ventre.Prima della fuga in Francia, il presunto assassino avrebbe portato via i documenti e il cellulare della giovane vittima, cercando forse di depistare le indagini. Tuttavia, la sua macabra messa in scena nel posizionare il corpo della ragazza come se fosse morta dormendo è stata presto smascherata dalla polizia investigativa.Il mistero che circonda questo tragico evento continua a tenere in scacco l’opinione pubblica, mentre le autorità francesi e italiane lavorano per far luce su questa vicenda intricata che ha spezzato due giovani vite in modo così violento e crudele.