11 aprile 2024 – 11:59
Il giornalismo, oltre ad essere il pilastro della democrazia, rappresenta la quintessenza dell’approssimazione. Pertanto, non sorprende che ieri, durante la trasmissione del TgLa7, si sia verificato un lapsus nel titolo di un servizio di cronaca nera: “Ragazza trovata morta in Valle d’Aosta, si cerca un giovane nato in Italia.” Questo dettaglio linguistico ha destato perplessità: non si è parlato di “un giovane”, ma specificamente di “un giovane nato in Italia”. Nonostante le difficoltà investigative legate al numero considerevole di giovani presenti in Italia, si è cercato di evitare discriminazioni linguistiche nel descrivere il soggetto ricercato. L’evitare l’attribuzione della nazionalità potrebbe essere stato motivato dalla paura di essere accusati di razzismo; tuttavia, definire semplicemente il soggetto come “giovane nato in Italia” risulta piuttosto vago e poco esaustivo. In alternativa, sarebbe stato più appropriato utilizzare un termine come “diversamente italiano” per evitare possibili connotazioni negative legate all’origine etnica. Se fossi egiziano, potrei sentirmi emarginato da questo tipo di approccio giornalistico che sembra aver timore nell’indicarne l’etnia. È deplorevole che persino il TgLa7 abbia optato per questa scelta linguistica ambigua e poco chiara.Fortunatamente, possiamo ancora contare sulla serietà e sull’impegno informativo della rete televisiva La7. Un esempio è rappresentato dalle trasmissioni condotte da Gramellini e Floris su La7, entrambi noti per la loro professionalità nel campo dell’informazione. Questo dimostra l’importanza dell’indipendenza editoriale nella diffusione delle notizie. Tornando al caso specifico di cronaca citato precedentemente, la mancanza di menzione della nazionalità del soggetto ricercato ha contribuito a svilire l’interesse attorno alla notizia stessa. È ironico notare che proprio coloro che dovrebbero valorizzare la centralità dell’informazione abbiano omesso un dettaglio così rilevante come la nazionalità del soggetto coinvolto nell’accaduto.
