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Morte di Carlotta: indagine sulla gestione dell’emergenza

Il drammatico decesso di Carlotta La Croce, una bambina di soli dodici anni residente ad Amaroni, ha innescato un’indagine complessa e delicata da parte della Procura della Repubblica di Catanzaro.

Il tragico evento, verificatosi il 26 luglio, solleva interrogativi cruciali sulla gestione dell’emergenza sanitaria e sull’efficacia dei protocolli di soccorso.

La vicenda si è sviluppata in un contesto di apparente urgenza: Carlotta, versando in condizioni cliniche che richiedevano cure specialistiche, necessitava di essere trasferita con urgenza dall’ospedale di Soverato a quello di Catanzaro.
L’attesa, protrattasi per ben due ore, costituisce un elemento centrale dell’indagine, un lasso di tempo che, secondo i familiari e che la Procura intende accertare, potrebbe aver influito negativamente sull’evoluzione della situazione clinica della giovane paziente.

Il trasferimento, una volta finalmente avvenuto, si è rivelato purtroppo inefficace, con il decesso di Carlotta subito dopo il ricovero a Catanzaro.
La Procura, guidata dal magistrato Francesca Del Cogliano, ha formalmente avviato un fascicolo d’indagine.
L’obiettivo primario è quello di ricostruire la sequenza degli eventi, analizzando in dettaglio le dinamiche che hanno preceduto e accompagnato il trasferimento.
L’indagine non si limita a valutare i tempi di risposta, ma mira ad esaminare la diagnosi iniziale, le valutazioni cliniche, le decisioni terapeutiche assunte e la gestione complessiva dell’emergenza.
Per dirimere le possibili zone d’ombra e individuare eventuali responsabilità mediche, il pm ha delegato la dottoressa Isabella Aquila, medico legale di comprovata esperienza, all’esecuzione di un’autopsia.
L’autopsia, prevista per domani alle ore 10, si configura come un passaggio fondamentale per accertare le cause precise del decesso e fornire elementi oggettivi a supporto dell’indagine.
Al fine di garantire la massima trasparenza e tutelare i diritti di tutti i soggetti coinvolti, i familiari di Carlotta hanno nominato un consulente di parte, la dottoressa Katiuscia Bisogni, che parteciperà all’autopsia e potrà esprimere pareri e osservazioni, contribuendo a un quadro investigativo completo e accurato.

La presenza del consulente di parte rappresenta un elemento di garanzia per i familiari e rafforza l’impegno della Procura verso una ricerca della verità imparziale e approfondita.

L’indagine è ora focalizzata sulla verifica del rispetto delle procedure operative standard e sulla valutazione del contributo di ogni singolo fattore che ha concorso a determinare l’esito fatale, con l’obiettivo di fare luce sulla vicenda e accertare eventuali responsabilità.

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