29 marzo 2024 – 11:13
La sentenza della Corte costituzionale n. 53 del 2024 ha sancito importanti principi riguardanti l’accesso ai mutui agevolati per la riqualificazione dei borghi della Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste. In particolare, è stato considerato incostituzionale escludere coloro che non possiedono la cittadinanza italiana o europea da questo tipo di finanziamento, mentre è stato ritenuto legittimo valorizzare la residenza prolungata nel territorio regionale come criterio di accesso.La legge n. 3 del 2013 della Regione autonoma Valle d’Aosta ha istituito un fondo per favorire l’erogazione di mutui a tassi agevolati con l’obiettivo di incentivare la riqualificazione delle zone del territorio e il recupero degli immobili di pregio storico, artistico o ambientale, nonché per promuovere il settore edilizio.Il Tribunale di Torino ha contestato due requisiti per ottenere il mutuo: la cittadinanza italiana o europea e la residenza nel territorio regionale da almeno otto anni per i proprietari degli immobili in questione. La Corte costituzionale ha stabilito che escludere soggetti che possiedono gli immobili da almeno quindici anni o che risiedono nel territorio da almeno otto anni solo sulla base della nazionalità è ingiustificato e incostituzionale.È stato evidenziato che limitare l’accesso al mutuo in base alla cittadinanza non è giustificabile alla luce degli obiettivi delle misure adottate. Pertanto, la selezione dei beneficiari dei mutui agevolati deve essere fatta in modo ragionevole e rispettoso dei principi costituzionali, anche considerando le limitate risorse finanziarie disponibili.