mercoledì 13 Agosto 2025
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Intossicazioni da botulino a Cosenza: indagini focalizzate sulla preparazione

Un’indagine in corso sulla grave ondata di intossicazioni da botulino che ha colpito la provincia di Cosenza ha visto una rapida evoluzione nei provvedimenti procedurali.
Inizialmente, la Procura della Repubblica di Paola aveva disposto un sequestro preventivo a livello nazionale di un prodotto commerciale specifico, nell’ambito di un’indagine volta a individuare potenziali fonti di contaminazione.
Tale misura, volta a bloccare la circolazione del prodotto sospettato, è stata successivamente revocata, in una decisione che suggerisce un cambiamento di prospettiva nell’analisi delle cause alla base delle intossicazioni.
Le indagini preliminari, supportate dalle prime analisi condotte dall’Azienda Sanitaria Provinciale (Asp), sembrano orientarsi verso un’ipotesi diversa da una contaminazione intrinseca del prodotto stesso.
L’attenzione investigativa si sta focalizzando, quindi, sulle modalità di preparazione e somministrazione degli alimenti coinvolti.

Questo implica un esame accurato delle pratiche igienico-sanitarie adottate durante la lavorazione, la conservazione e la distribuzione dei cibi consumati dalle persone che hanno manifestato i sintomi dell’intossicazione.
La revoca del sequestro riflette la complessità dell’indagine, che richiede un’analisi multifattoriale per determinare l’origine del problema.
L’intossicazione da botulino è causata da una neurotossina prodotta dal batterio *Clostridium botulinum* e può derivare da una varietà di fattori, tra cui inadeguata sterilizzazione di conserve, errori nella preparazione di alimenti fatti in casa o, come sembra emergere in questo caso, problematiche legate alla catena di somministrazione.
Le indagini sono attualmente focalizzate sull’esame del “food tracker” di Diamante, una sorta di registro o tracciabilità degli alimenti consumati dalle persone colpite, al fine di ricostruire il percorso degli ingredienti e identificare eventuali punti critici.

L’attenzione sarà rivolta non solo ai prodotti utilizzati, ma anche alle condizioni ambientali e alle procedure seguite durante la preparazione e la manipolazione degli alimenti.
La collaborazione tra la Procura, l’Asp e le autorità sanitarie è fondamentale per ricostruire la filiera alimentare e individuare le cause che hanno portato a questa emergenza sanitaria, con l’obiettivo di prevenire ulteriori episodi e tutelare la salute pubblica.

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