giovedì 11 Settembre 2025
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Superbonus: Scoperta Rete di Frodi, Sequestrati 3 Milioni

L’operazione della Guardia di Finanza di Soverato ha portato alla luce una sofisticata rete di frodi legata all’accesso al Superbonus 110%, con il sequestro preventivo di tre milioni di euro destinati a una società romana, in seguito a un decreto emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) su richiesta della Procura di Catanzaro.
L’indagine, inizialmente scaturita da una denuncia relativa a un complesso residenziale nel soveratese, si è rapidamente estesa a numerose committenze sparse in Calabria, Sicilia e Campania, rivelando un sistema strutturato di elusione fiscale e appropriazione indebita di risorse pubbliche.
La società romana, presuntamente al centro del meccanismo fraudolento, aveva ottenuto ingenti crediti d’imposta, presentandosi come intermediario per lavori di efficientamento energetico e mitigazione del rischio sismico.

L’analisi della documentazione amministrativa, con particolare attenzione alla corrispondenza elettronica e ai dati recuperati dagli apparati informatici sequestrati, ha rivelato una divergenza abissale tra le dichiarazioni presentate per l’ottenimento dei benefici fiscali e la realtà dei lavori eseguiti.

L’indagine ha evidenziato come i lavori, appaltati a un General Contractor di Roma, non siano mai partiti, oppure siano stati interrotti prematuramente, lasciando i proprietari degli immobili in una condizione di grave pregiudizio economico e tecnico.

Il modus operandi si configurava come un’abile manipolazione del sistema, sfruttando la complessità delle normative del Superbonus per generare crediti fittizi.

La società romana, agendo come catalizzatore, avrebbe incassato i benefici derivanti da lavori inesistenti, perpetrando una vera e propria estorsione alla collettività.
L’operazione sottolinea la necessità di una più stringente vigilanza e di controlli più approfonditi nell’applicazione del Superbonus, un incentivo fiscale nato con lodevoli intenti di stimolare la riqualificazione del patrimonio edilizio nazionale, ma che, come dimostra questo caso, si rivela vulnerabile a pratiche illecite.

La vicenda solleva interrogativi cruciali sull’efficacia dei meccanismi di controllo e sulla necessità di rafforzare la collaborazione tra le forze dell’ordine e gli organi di vigilanza fiscale per contrastare efficacemente queste forme di criminalità finanziaria, che compromettono la sostenibilità del sistema e danneggiano la fiducia dei cittadini.
La complessità del Superbonus, unita alla sua ampia applicabilità, ha creato un terreno fertile per iniziative fraudolente che richiedono un intervento tempestivo e mirato.

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