La mostra zootecnica di San Giuseppe Jato, giunta alla sua 242esima edizione, rappresenta un pilastro culturale e un’occasione unica per celebrare il patrimonio agroalimentare e zootecnico siciliano.
Dal 13 al 15 agosto, il piccolo comune nel cuore della provincia di Palermo si trasforma in un crocevia di tradizioni, sapori e competenze, grazie all’impegno dell’amministrazione comunale e alla collaborazione con l’Istituto Sperimentale Zootecnico della Sicilia.
Quest’evento storico, che affonda le sue radici nel 1780, testimonia un legame profondo con il passato agricolo dell’isola.
Benché oggi rappresenti una vetrina di razze autoctone e un punto di incontro per appassionati e visitatori, la mostra zootecnica di San Giuseppe Jato ha origini ben diverse.
Inizialmente, era una vera e propria fiera del bestiame, la “fiera jatina-mortillara,” un mercato vivace e cruciale per l’economia locale.
Alba dopo alba, fin dal primo chiarore, agricoltori, allevatori e commercianti provenienti da ogni angolo della Sicilia convergevano a San Giuseppe Jato per acquistare cavalli, asini e buoi di alta qualità, essenziali per l’attività agricola e i trasporti dell’epoca.
La sua evoluzione nel tempo riflette i cambiamenti socio-economici della Sicilia.
Da mercato di scambio a mostra zootecnica, l’evento ha conservato il suo significato intrinseco di valorizzazione del patrimonio animale e delle tecniche di allevamento tradizionali.
Oggi, attira un pubblico variegato: famiglie, appassionati di allevamento, turisti nazionali e internazionali, nonché numerosi siciliani emigrati che ritornano in patria per rivivere le proprie radici e assaporare le peculiarità locali.
La mostra non è solo un’esposizione di animali di razza, ma anche un’opportunità per promuovere i prodotti tipici dell’isola attraverso degustazioni e attività didattiche.
Parallelamente, convegni e seminari rivolti a veterinari e allevatori favoriscono lo scambio di conoscenze e la condivisione di buone pratiche per il miglioramento della produzione zootecnica e la conservazione delle razze autoctone, sempre più minacciate dall’omologazione globale.
La mostra zootecnica di San Giuseppe Jato si configura quindi come un ponte tra passato e futuro, un’occasione per celebrare l’identità siciliana e per sostenere lo sviluppo sostenibile del settore agroalimentare.