07 febbraio 2024 – 18:33
Dopo l’ultima rilevazione effettuata, sembrerebbe che nel territorio regionale siano presenti 10 branchi di lupi, un numero significativo. Nel mese di marzo 2022, il lupo ferito avvistato ad Arvier è stato catturato dagli agenti del Corpo Forestale e dai veterinari convenzionati con il Centro recupero animali selvatici. Dopo essere stato trasportato al Cras, è stato curato e dotato di un collare con sensore GPS. Il 25 marzo è stato poi rilasciato nella stessa area. L’utilizzo del collare ha permesso di monitorare gli spostamenti del lupo lungo la Valgrisenche, fino ad arrivare a quote elevate. Purtroppo, nel mese di settembre dello stesso anno si è interrotta la ricezione dei dati del dispositivo e sono state effettuate ricerche tramite un sistema radio di emergenza, senza però ottenere risultati positivi. Queste informazioni sono state comunicate in aula dall’assessore alle Risorse naturali Marco Carrel in risposta a un’interpellanza del consigliere Christian Ganis della Lega riguardante la presenza del lupo in Valle d’Aosta.Per quanto riguarda gli attacchi agli allevamenti agricoli nel 2023, si contano 38 predazioni, la maggior parte delle quali avvenute in strutture prive di misure preventive. Complessivamente sono stati uccisi 66 capi tra cui 32 ovini, quattro caprini e 30 bovini. Carrel ha aggiunto che questa situazione dipende in gran parte dalla normativa europea. Ganis ha commentato che il progetto Wolfalps, al quale la Regione aveva aderito prima dell’insediamento di Carrel, non ha risolto il problema e la presenza del lupo nel territorio è aumentata. Secondo Ganis, le regioni dell’Arco alpino non possono rimanere passive, ma devono agire concretamente. È necessario intervenire sulla gestione del lupo attraverso un piano d’azione specifico, prendendo spunto anche dalle misure adottate in Francia per proteggere sia il settore agricolo che quello venatorio.
