Nuove linee guida in fase di studio per l’implementazione dell’intelligenza artificiale, promosse da Caveri.

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23 gennaio 2024 – 18:24

“È stato recentemente approvato un nuovo regolamento europeo per gestire l’intelligenza artificiale, che si propone di diventare un punto di riferimento fondamentale per evitare possibili conseguenze pericolose. Anche in Valle d’Aosta, sarà importante riflettere su questa nuova realtà e per questo avvieremo uno studio apposito al fine di definire delle linee guida. Le regole, infatti, in un contesto così delicato e in continua evoluzione, rappresentano dei recinti di sicurezza che non devono essere sottovalutati”. Queste sono le parole dell’assessore all’Innovazione, Luciano Caveri, dopo aver partecipato ieri a Milano presso il palazzo della Regione Lombardia ai lavori della Commissione interregionale della Conferenza Stato-Regioni sul tema dell’innovazione tecnologica e digitalizzazione, al fine di discutere le tendenze di trasformazione delle pubbliche amministrazioni e promuovere le priorità delle Regioni nell’ambito digitale.”Il termine ‘Nuove tecnologie'”, sottolinea Caveri, “è ormai superato e quindi è preferibile utilizzare la definizione ‘rivoluzione digitale in corso’. Una rivoluzione che sembra non avere mai fine”.L’intelligenza artificiale generativa ha un impatto profondo ed è in continua espansione tanto da suscitare dibattiti sugli effetti che può comportare come minori costi, maggiore produttività e un approccio sempre più amichevole verso gli utenti. Nel caso del settore pubblico, l’intelligenza artificiale può portare benefici ai dipendenti e ai cittadini attraverso una vasta gamma di servizi in continua evoluzione. Temi importanti come il risparmio energetico, la tutela della biodiversità, la gestione dei rifiuti, lo sviluppo di nuovi farmaci e una diagnosi più efficace delle malattie sono solo alcuni degli ambiti che saranno affrontati grazie all’intelligenza artificiale. Allo stesso tempo, altri temi rilevanti come la privacy e la sicurezza informatica saranno presi in considerazione e regolamentati adeguatamente.”In questo scenario”, ha concluso l’assessore, “la formazione riveste un ruolo centrale per comprendere il funzionamento dei meccanismi e prevenire il rischio del ‘fai da te'”.

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