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TAR Bolzano: Via libera alla rimozione dei lupi, respinta l’istanza animalista.

Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Bolzano ha confermato la validità dell’autorizzazione per la rimozione selettiva di due esemplari di lupo nell’area dell’Alta Val Venosta, rigettando al contempo l’istanza di sospensione presentata da diverse associazioni animaliste.

La decisione, emessa in seguito all’udienza dello scorso venerdì, solleva interrogativi complessi sulla gestione della fauna selvatica e l’equilibrio tra conservazione e problematiche legate alla convivenza uomo-lupo.

Il TAR ha motivato la sua decisione sostenendo che la rimozione dei due esemplari, seppur significativa, non mette a rischio la stabilità e lo stato di conservazione della popolazione di lupi residente in Alto Adige.
Tale valutazione, cruciale per la legittimità dell’azione amministrativa, si basa su una complessa analisi che considera diversi fattori, tra cui la densità della popolazione lupina, la sua distribuzione geografica, le dinamiche riproduttive e l’impatto sulle attività umane.

La decisione del TAR, pertanto, non si limita a un mero giudizio sulla correttezza della procedura, ma implica una valutazione, per quanto sommaria, sullo stato di salute ecologica di un ecosistema alpino particolarmente fragile.

È importante sottolineare che l’Alta Val Venosta, come molte altre aree montane, è caratterizzata da una crescente pressione antropica e da una convivenza spesso conflittuale tra attività zootecniche, turismo e la presenza di specie selvatiche, il cui ritorno – in questo caso il lupo – rappresenta una sfida per la gestione del territorio.

La decisione del TAR, quindi, si inserisce in un contesto più ampio di tensioni legate alla gestione della biodiversità e alla necessità di trovare soluzioni sostenibili che tengano conto delle esigenze di tutte le parti interessate.

L’udienza di merito, fissata per il 9 settembre, rappresenterà un momento cruciale per approfondire le argomentazioni a sostegno dell’autorizzazione e per valutare in maniera più dettagliata l’impatto delle misure proposte.

In questa sede, si attendono chiarimenti sui criteri di selezione degli esemplari da rimuovere, sulle metodologie di abbattimento previste e sulle misure di monitoraggio per verificarne l’efficacia.

La decisione finale, che potrebbe essere appellabile, avrà implicazioni significative non solo per la popolazione lupina altoatesina, ma anche per la gestione della fauna selvatica a livello nazionale, aprendo un dibattito cruciale sull’equilibrio tra protezione ambientale e problematiche locali.

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