La recente conclusione dei lavori di ripristino della galleria dell’adduttore di San Giuliano in Basilicata non si configura semplicemente come una riparazione post-emergenza, bensì come un’opportunità strategica per consolidare la resilienza del sistema idrico regionale e, conseguentemente, per salvaguardare il futuro di un’economia agricola profondamente radicata nel territorio.
L’evento, che ha visto il crollo della struttura nel giugno 2024, ha rappresentato un campanello d’allarme, ma anche un catalizzatore per un intervento mirato e tempestivo.
Il progetto, supervisionato dal Presidente della Regione Vito Bardi e dall’Assessore regionale all’Agricoltura Carmine Cicala, in stretta collaborazione con il Consorzio di Bonifica della Basilicata e le competenze tecniche dell’impresa esecutrice, ha evidenziato la cruciale interdipendenza tra infrastrutture, governance e sostenibilità agricola.
Il sopralluogo congiunto ha permesso di valutare le criticità, definire le priorità e coordinare le azioni necessarie per un intervento rapido ed efficace.
L’intervento non si limita alla mera ricostruzione; esso incarna un approccio proattivo volto a rafforzare la capacità di risposta della Regione di fronte a eventi imprevisti e a mitigare i rischi connessi alla variabilità climatica e all’invecchiamento delle infrastrutture.
Il ripristino dell’adduttore di San Giuliano è un tassello fondamentale per garantire l’approvvigionamento idrico alle coltivazioni intensive del Metapontino, area vitale per la produzione di frutta e ortaggi di alta qualità.
L’importanza strategica di questo intervento si riflette nell’impatto diretto sulla filiera produttiva, in particolare sulla rinomata “fragola di Metaponto”, un prodotto agroalimentare di eccellenza in corsa per il riconoscimento IGP, simbolo del patrimonio agricolo lucano e motore di sviluppo economico per il territorio.
La continuità dell’approvvigionamento idrico è infatti imprescindibile per mantenere la qualità e la produttività di questa coltura, preservandone la competitività sui mercati nazionali ed europei.
L’amministrazione regionale ha scelto di operare con un approccio pragmatico, privilegiando l’efficacia e la concretezza dell’azione rispetto alla retorica e ai proclami.
L’Assessore Cicala ha sottolineato l’importanza di una risposta rapida ed efficace, testimoniando l’impegno costante dell’amministrazione a sostegno del settore agricolo lucano.
La riattivazione dell’adduttore rappresenta una risposta tangibile, un segnale forte di affidabilità e di attenzione verso le esigenze del territorio, puntando su investimenti mirati per un futuro agricolo sostenibile e prospero.
La resilienza di un sistema idrico efficiente è infatti il fondamento per la salvaguardia di un’identità agroalimentare unica e preziosa.