venerdì 12 Settembre 2025
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Intossicazione da Botulino in Calabria: Due Morti e Indagini

La situazione di gravità legata all’intossicazione da botulino in provincia di Cosenza rimane sotto stretta osservazione, con le condizioni dei dodici pazienti ospedalizzati descritte come stabili, sebbene la criticità persista.

Nove individui necessitano ancora di supporto vitale nella rianimazione, mentre tre, con sintomi meno acuti, sono stati trasferiti in reparti ordinari.
L’intervento medico si è concretizzato con la somministrazione del siero antitossinico, portando a un utilizzo complessivo di sei fiale da parte del personale sanitario dell’ospedale di Cosenza, un aspetto che solleva interrogativi sull’efficacia e la disponibilità di questo farmaco salvavita in un’emergenza di tale portata.
La scarsità di antitossina è una problematica che si ripercuote direttamente sulla possibilità di intervenire tempestivamente e con efficacia in casi di botulismo.
Il tragico bilancio della vicenda si è ampliato con il decesso di due persone: un uomo originario di Napoli e una residente nel cosentino, entrambi vittime dell’intossicazione.
Questi decessi sottolineano la rapidità e la potenza letale del botulismo, una malattia rarissima ma potenzialmente devastante.
Le indagini preliminari, condotte dalla Procura di Paola, hanno permesso di ricostruire la catena alimentare che ha portato all’avvelenamento.
Elemento centrale è un panino contenente salsiccia e cime di rapa, venduto da un ambulante di Diamante.

Il veicolo del venditore è stato sequestrato come prova cruciale, nel tentativo di individuare le fonti dell’ingrediente contaminato e le possibili negligenze nel processo di preparazione e conservazione degli alimenti.
L’inchiesta ha portato all’identificazione e all’indagine di tre persone, accusate di omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive.
Le accuse riflettono la gravità delle responsabilità che potrebbero essere attribuite a coloro che hanno contribuito, per negligenza o dolo, alla diffusione del botulismo.

L’episodio solleva questioni fondamentali sulla sicurezza alimentare, l’importanza di controlli rigorosi sulla filiera agroalimentare e l’efficacia dei sistemi di sorveglianza sanitaria.
La complessità della malattia, la rarità dei casi e la necessità di una diagnosi rapida e di un trattamento immediato richiedono un’attenzione costante e un’organizzazione sanitaria adeguata per prevenire e gestire emergenze simili in futuro.
L’evento ha inoltre messo in luce la necessità di una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori riguardo ai rischi legati all’acquisto di alimenti da venditori ambulanti e all’importanza di verificare la provenienza e la corretta conservazione degli ingredienti.

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