lunedì 11 Agosto 2025
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Chelsea travolge Milan: umiliazione europea e riflessioni amare

Il Chelsea travolge il Milan 4-1 in un confronto europeo che fotografa le profonde differenze di condizione e costruzione di squadra tra le due realtà, amplificate dal momentaneo svantaggio numerico dei rossoneri.

La partita, giocatasi a Stamford Bridge, ha visto il Milan affrontare un avversario appariscente e ben più rodato, con un risultato che riflette un divario tecnico che va oltre il semplice episodio dell’espulsione.

Fin dalle prime battute, la fragile resilienza difensiva del Milan è stata messa a dura prova.
Un errore di valutazione, un’incomprensione fatale, un’inavversione, si sono materializzati in un autogol dovuto a una deviazione involontaria che ha aperto le danze.

La reazione del Chelsea è stata immediata e impietosa: Joao Felix, con una testata potente e precisa, ha sfruttato al meglio una condizione fisica e un’aggressività tattica superiori, fissando il punteggio sul 2-0 in una fase iniziale del match che ha messo a nudo le debolezze milaniste.
L’espulsione di Coubis, al diciottesimo minuto per un fallo netto su Joao Felix in contropiede, ha rappresentato una doccia fredda, un colpo durissimo che ha condannato il Milan a una sfida in salita, in inferiorità numerica per gran parte del match.
La punizione concessa, miracolosamente respinta dal palo, ha soltanto rimandato l’inevitabile.

Nonostante l’eroismo di Maignan, costantemente impegnato a parare tiri pericolosi, la squadra ha faticato a creare occasioni da gol, soffocata dalla pressione costante dei Blues.

L’ingresso di Modric all’inizio della ripresa, esordio ufficiale con la maglia rossonera, ha tentato di infondere nuova linfa vitale al Milan, ma l’impossibilità di costruire manovre significative ha reso vano l’inserimento del campione croato.

Un lampo di Fofana, spreca un’opportunità d’oro per accorciare le distanze, evidenziando una sterilità offensiva preoccupante.

La rete del Chelsea, trasformata su rigore concesso per un fallo su Estevao, ha amplificato il senso di frustrazione e inevitabilità.
Il gol rossonero, siglato da Fofana su assist di Saelemaeker, è stato un guizzo isolato, un’illusione che non è riuscita a smuovere un quadro già ampiamente compromesso.
Il definitivo 4-1, ancora realizzato da Delap, ha sancito una sconfitta umiliante, sottolineando la necessità di una profonda riflessione e di un’immediata opera di ricostruzione per il Milan, sia dal punto di vista tattico che mentale.
La partita non solo rivela la distanza che separa il Milan dalle potenze europee, ma sottolinea anche la fragilità di un progetto ancora in via di definizione.

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