Un’iniziativa di respiro ampio e ambiziosa, il Premio Internazionale di Archeologia Zeus – Città di Ugento, rappresenta un ponte culturale e scientifico tra il Museo Archeologico Nazionale di Taranto (MArTA) e la comunità ugentesina, incarnando un modello virtuoso di collaborazione tra istituzioni e territori.
L’edizione 2024, che si terrà il 28 agosto in piazza San Vincenzo, non è un semplice evento, ma un catalizzatore di riflessione e innovazione nel campo dell’archeologia e del suo impatto sociale.
La direttrice del MArTA, Stella Falzone, ha giustamente evidenziato come la ricerca archeologica non sia un mero esercizio accademico, bensì un motore cruciale per la costruzione di identità e la promozione dello sviluppo sostenibile.
Ogni ritrovamento, ogni analisi, ogni interpretazione contribuisce a illuminare le radici di una comunità, a comprendere la sua evoluzione nel tempo e a valorizzare il suo patrimonio immateriale.
In un’epoca segnata da rapidi cambiamenti e incertezze, la riscoperta del passato si rivela un’ancora di salvezza, un punto di riferimento per orientarsi nel presente e progettare il futuro.
Il premio Zeus, dedicato alla statuetta bronzea tardo-arcaica rinvenuta a Ugento e custodita a Taranto, simboleggia questo legame profondo e secolare tra le due città.
La statuetta, testimone silenzioso di un passato glorioso, incarna i valori di eccellenza, creatività e ingegno che il premio intende celebrare.
L’importanza di questa iniziativa è stata riaffermata dal sindaco di Ugento, Salvatore Chiga, che ha sottolineato come il premio contribuisca a dare lustro al patrimonio culturale pugliese a livello nazionale e internazionale.
L’assessora alla Cultura, Anna Chiara Congedi, ha aggiunto che il premio è un atto di fiducia verso le nuove generazioni, incoraggiandole a impegnarsi nella ricerca, nella comunicazione e nella valorizzazione del patrimonio culturale.
La cerimonia, curata dal coreografo Fredy Franzutti, si preannuncia come un evento spettacolare, un connubio armonioso tra danza, musica e teatro, capace di coinvolgere e emozionare il pubblico.
I premi, assegnati in diverse categorie – carriera, gestione museale, comunicazione audiovisiva, restauro, giovani laureati, innovazione e tecnologia – sono il risultato di una selezione rigorosa condotta da un apposito comitato scientifico, che ha valutato i candidati sulla base di criteri di eccellenza, originalità e impatto sociale.
Il Premio Zeus non si limita a riconoscere meriti individuali, ma mira a promuovere un approccio multidisciplinare e innovativo all’archeologia, capace di integrare le nuove tecnologie, di coinvolgere il pubblico e di creare opportunità di sviluppo locale.
In un mondo sempre più complesso e interconnesso, la cultura e l’archeologia rappresentano un patrimonio inestimabile da proteggere, valorizzare e tramandare alle future generazioni, affinché possano continuare a scoprire, a imparare e a crescere.
L’iniziativa di Ugento e Taranto ne è un esempio illuminante.