mercoledì 10 Settembre 2025
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Riccione: La sindaca in spiaggia per calmare le acque sui prezzi.

La recente ondata di critiche nazionali sui costi delle vacanze balneari ha spinto la sindaca di Riccione, Daniela Angelini, a un gesto simbolico e concreto: una discesa diretta sulla spiaggia per verificare personalmente l’andamento dei prezzi degli stabilimenti.

L’iniziativa non è solo un controllo amministrativo, ma anche una dichiarazione di sostegno ai bagnini, spesso ingiustamente accusati di applicare tariffe esorbitanti.
La sindaca ha voluto sottolineare come Riccione, nonostante le narrative a volte distorte, mantenga una posizione di competitività nel panorama turistico italiano, offrendo un rapporto qualità-prezzo tuttora vantaggioso.

La sua analisi va oltre la semplice verifica dei listini: si tratta di contestualizzare i costi all’interno di un’offerta turistica completa, che include servizi e infrastrutture di elevato standard.
Angelini ha precisato che gli aumenti, ove presenti, sono stati marginali e circoscritti a specifiche situazioni.
Un ombrellone con due lettini per una settimana, anche durante il picco di Ferragosto, si aggira intorno ai venti euro al giorno, una cifra accessibile a diverse fasce di pubblico.
Persino le opzioni più lussuose, che includono piscine, idromassaggi, palestre e aree benessere negli stabilimenti più rinomati, raramente superano i quaranta-quaranta-cinque euro giornalieri.
Le testimonianze degli operatori balneari confermano questa valutazione.
Paolo Arcangeli, titolare del Bagno 121, evidenzia come i prezzi siano invariati da tre anni, mantenendo un costo di venti-trenta euro al giorno per un ombrellone con due lettini.

Oscar Berardi, del Bagno 2, ribadisce l’assenza di aumenti rispetto all’anno precedente.

Queste voci, provenienti dal “campo”, offrono una prospettiva autentica che contrasta con le generalizzazioni e i toni allarmistici provenienti da altre fonti.
La sindaca ha inoltre respinto l’ipotesi che un eventuale calo di presenze turistiche possa essere direttamente attribuibile all’aumento delle tariffe delle spiagge.

I dati ufficiali indicano, infatti, un incremento delle presenze nei primi sei mesi dell’anno rispetto al 2023.

Le recenti difficoltà sono state influenzate da weekend caratterizzati da maltempo e, soprattutto, da una contrazione del potere d’acquisto di molte famiglie italiane, un fattore strutturale che va affrontato con politiche mirate.

Pur non escludendo la possibilità di un lieve calo a fine stagione, Angelini si mostra fiduciosa, sottolineando che l’effettivo andamento economico sarà valutato solo al termine della stagione turistica, e che la situazione non sarà affatto disastrosa come alcuni media tendono a suggerire.

La sua analisi offre una prospettiva più equilibrata e realistica rispetto alle narrazioni sensazionalistiche, confermando l’impegno dell’amministrazione comunale nel sostenere il settore turistico e nel promuovere Riccione come una destinazione di qualità accessibile a tutti.

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