Principio cardine per l’indipendenza e l’autonomia della magistratura: la separazione delle carriere.

La separazione delle carriere all’interno della magistratura rappresenta un principio cardine per garantire l’indipendenza e l’autonomia di questo ordine, come sottolineato dal guardasigilli Carlo Nordio durante la presentazione della riforma giudiziaria approvata in Consiglio dei ministri. È essenziale conferire un valore costituzionale alla distinzione tra la magistratura giudicante e quella requirente, assicurando che quest’ultima rimanga immune da interferenze esterne ed eserciti le proprie funzioni con totale indipendenza dal potere esecutivo.L’Associazione Nazionale Magistrati accoglie le critiche come elemento imprescindibile per il corretto funzionamento della democrazia, tuttavia ribadisce che la volontà popolare, espressa attraverso le elezioni, rappresenta un pilastro insostituibile. In caso di mandato per separare le carriere dei magistrati, è doveroso rispettare la sovranità del popolo come sancito dalla Costituzione, poicheeacute; è fondamentale preservare l’equilibrio e l’imparzialità del sistema giudiziario.La trasparenza e il dialogo costante tra istituzioni e cittadini sono elementi chiave per consolidare lo stato di diritto e garantire una giustizia equa e imparziale. La separazione delle carriere all’interno della magistratura non solo rafforza i principi democratici, ma contribuisce anche a preservare l’integrità e l’autonomia del potere giudiziario, fondamentali per il corretto funzionamento dello Stato di diritto.