Un violento incendio, scoppiato intorno alle ore quattordici, ha colpito un’azienda agricola situata a Preda e Solu, nel cuore della zona industriale di Ottana, innescando una scena di rapida escalation.
Le fiamme, alimentate da condizioni meteorologiche favorevoli e dalla presenza di abbondante biomassa secca, hanno rapidamente divorato un considerevole quantitativo di rotoballe, un macchinario agricolo e un autocarro, provocando danni ingenti.
La gravità dell’evento ha immediatamente richiamato un massiccio intervento delle forze di soccorso.
Quattro squadre dei vigili del fuoco, composte da unità provenienti dalla sede centrale di Nuoro e dal presidio di Macomer, hanno lavorato incessantemente per arginare la propagazione del rogo.
Parallelamente, squadre della Forestale, Forestas e della Protezione civile hanno coordinato le operazioni a terra, fornendo supporto logistico e partecipando attivamente all’estinzione.
La complessità dell’intervento è stata amplificata dalla potenziale minaccia rappresentata da un impianto di stoccaggio dell’energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, realizzato da Energy Dome nella piana di Ottana.
La presenza di questa struttura, cruciale per la transizione energetica e la sicurezza elettrica della regione, ha reso l’evitare una catastrofe di proporzioni ben maggiori una priorità assoluta.
Per gestire efficacemente la situazione, è stato impiegato anche un elicottero della flotta regionale, che ha fornito supporto aereo, effettuando ricognizioni e lanci d’acqua sui focolai più critici.
L’azione sinergica e coordinata di tutte le componenti dell’apparato antincendio – un esempio tangibile di collaborazione tra diverse istituzioni e corpi specializzati – si è rivelata determinante per contenere l’incendio e prevenire un disastro ambientale ed energetico.
Le operazioni di bonifica, attualmente in corso, mirano a spegnere definitivamente i residui ardenti e a garantire che il rogo non riprenda, minimizzando ulteriormente i rischi di propagazione e consentendo una valutazione accurata dei danni subiti dall’azienda agricola e dalla comunità locale.
L’evento solleva interrogativi cruciali sulla gestione del rischio incendi in aree a forte vocazione agricola e sulla necessità di rafforzare le misure preventive e di preparazione, in un contesto climatico sempre più volatile e caratterizzato da eventi estremi.