Il Senato ha votato a favore dell’articolo 4 del disegno di legge sul senato elettivo, un passo significativo che mira a modificare il ruolo del governo nella firma di atti presidenziali. Questo articolo specifico abolisce la necessità della controfirma del governo su una serie di atti propri del Presidente della Repubblica, ridefinendo così le dinamiche di potere all’interno dello stato.Secondo il nuovo articolo 89 della Costituzione, gli atti del Presidente della Repubblica saranno ora controfirmati dai ministri proponenti, che si assumono la piena responsabilità delle decisioni prese. Tuttavia, vi sono eccezioni importanti a questa regola: la nomina del Presidente del Consiglio dei ministri, la nomina dei giudici della Corte costituzionale, la concessione della grazia e la commutazione delle pene, il decreto di indizione delle elezioni e dei referendum, i messaggi alle Camere e il rinvio delle leggi non richiederanno più la controfirma governativa.Questo cambiamento costituzionale rappresenta una svolta significativa nella prassi politica italiana, in quanto ridistribuisce i poteri esecutivi in modo più equilibrato tra il Presidente della Repubblica e il governo. La nuova normativa mira a garantire maggiore trasparenza e responsabilità nelle decisioni presidenziali, consentendo ai ministri proponenti di assumersi direttamente le conseguenze delle proprie azioni.In definitiva, l’approvazione dell’articolo 4 segna un passaggio importante verso una maggiore separazione dei poteri all’interno dello stato italiano, promuovendo una governance più efficace e rispondente alle esigenze della società contemporanea.
Riforma costituzionale in Italia: maggiore separazione dei poteri e responsabilità ministeriale
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