venerdì 12 Settembre 2025
18.8 C
Comune di L'Aquila

Incendi in Marsica: indagine su atto doloso, ipotesi criminale

L’incendio che sta devastando la Marsica non è un evento casuale.
L’ipotesi di un’azione criminale, dietro la sequenza di roghi che da giorni flagellano il territorio, assume contorni sempre più definiti, come sottolineato dal direttore della Protezione Civile regionale, Maurizio Scelli.
Lungi dall’essere un mero accumulo di sfortunati eventi naturali, la situazione appare orchestrata, frutto di una volontà precisa e tuttora in corso di accertamento da parte delle autorità competenti.
La natura dolosa degli incendi non è un’opinione superficiale, bensì una deduzione che emerge da un’analisi tecnica approfondita.
I roghi si verificano con una puntualità inquietante, all’imbrunire, momento in cui le operazioni aeree, fondamentali per il controllo rapido delle fiamme, risultano notevolmente compromesse.
Questa scelta temporale non può essere interpretata come una coincidenza.
L’estensione e la localizzazione dei focolai stessi suggeriscono un’organizzazione che va oltre la semplice combustione spontanea.
La propagazione delle fiamme, in alcuni punti, appare incongruente con le condizioni ambientali e la tipologia di vegetazione presente, escludendo di fatto l’autocombustione come causa plausibile.

L’analisi dettagliata dei modelli di propagazione, che le squadre tecniche stanno conducendo, mira a ricostruire le dinamiche degli eventi e a identificare eventuali punti di innesco multipli, elemento inequivocabile di un’azione deliberata.

La gravità della situazione è amplificata dalla vastità dell’area coinvolta, con un incendio boschivo di circa 40 ettari attualmente in corso di spegnimento a Pescina.

L’impegno delle squadre della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco è titanico, un lavoro incessante che prosegue giorno e notte, con un sacrificio di energie straordinario.
Il direttore Scelli ha espresso profondo apprezzamento per la dedizione e la professionalità dimostrata, riconoscendo il ruolo cruciale di queste figure nella gestione dell’emergenza e nel tentativo di arginare la distruzione.

L’inchiesta, affidata alle forze dell’ordine, si concentrerà ora sull’analisi di tutti gli elementi raccolti, al fine di identificare i responsabili e ricostruire le motivazioni alla base di questo atto di ecocrimine.
La tutela del territorio marsicano, patrimonio naturale di inestimabile valore, e la salvaguardia della comunità locale, sono priorità assolute.

Il risanamento ambientale e il sostegno economico alle aree colpite rappresenteranno, a conclusione dell’emergenza, un ulteriore impegno per la Regione Abruzzo.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -