Nel cuore dei World Games, a Chengdu, si è consumato un momento di profonda commozione e speranza.
Mattia Debertolis, giovane e talentuoso atleta nazionale di corsa orientamento, ventinove anni, si è trovato a confrontarsi con una grave crisi di salute durante la sua gara inaugurale.
Un evento inatteso che ha immediatamente concentrato l’attenzione dell’intera comunità sportiva e ha generato un’ondata di preoccupazione e solidarietà.
In un gesto di conforto spirituale, Mattia ha ricevuto l’Estrema Unzione, un sacramento che segna un passaggio cruciale in un’ora di fragilità e incertezza.
La cerimonia, intima e carica di significato, è stata officiata dal Vescovo di Chengdu, il quale ha compiuto un viaggio impegnativo, durato due ore, per raggiungere il nosocomio e offrire il suo supporto spirituale.
La richiesta di celebrare questo rito era stata espressa con forza dalla madre, Erica Zagonel, e dal fratello Nicolò, testimoni diretti della sofferenza del giovane atleta.
La città di Chengdu, nel suo complesso, si è attivata con determinazione.
Un illustre luminare del settore medico, proveniente da Pechino, è stato chiamato a fornire consulenza e assistenza specialistiche.
Questa mobilitazione su vasta scala riflette la profonda empatia e il desiderio di offrire a Mattia le migliori cure possibili.
Al suo capezzale, oltre alla famiglia, si sono raccolti figure chiave del mondo dello sport: lo stesso Commissario Tecnico Stefano Raus, il responsabile del team Gabriele Viale e i compagni di squadra, uniti nel sostegno e nella preghiera.
Un ulteriore segno di vicinanza è arrivato dal Console italiano in Cina, che ha trasmesso le condoglianze e il supporto delle istituzioni, sottolineando l’importanza di questo momento delicato.
La situazione, pur gravissima, invita a un equilibrio delicato: confidare nella competenza e negli avanzamenti della scienza medica, ma anche trovare conforto e speranza nella fede, un punto di riferimento imprescindibile in tali circostanze.
La comunità sportiva, e l’Italia intera, si stringe attorno a Mattia e alla sua famiglia, auspicando una pronta guarigione e un ritorno in campo, portando con sé la forza e la resilienza dimostrate in queste ore di profonda incertezza.
