venerdì 15 Agosto 2025
27.8 C
Trento

Imprese femminili in Trentino: crescita lenta, potenzialità inespresso

Al trentunesimo dicembre 2025, l’analisi del Registro Imprese della Camera di Commercio di Trento ha documentato la presenza di 8.691 imprese femminili, un incremento marginale rispetto all’anno precedente (+0,1%), indicativo di una resilienza e continuità nel tessuto economico provinciale.
Questo dato colloca le imprese a guida femminile al 18,5% del totale delle iniziative economiche attive nella provincia, un valore inferiore a quello registrato in provincia di Bolzano (18,9%) e significativamente al di sotto delle medie nazionale (22,7%) e del Nord Est (21,0%).

Tale divario suggerisce un potenziale inespresso e margini di crescita da incentivare.

L’agricoltura emerge come il settore di maggiore concentrazione di imprese femminili, con 1.886 unità che rappresentano il 21,7% del totale.
Seguono il commercio (17,9%), i servizi diversificati (17,3%), i servizi alle imprese (16,2%), il turismo (16,2%) e, in misura minore, il manifatturiero, l’energia, le costruzioni, le assicurazioni, il credito e i trasporti e spedizioni.
La ridotta incidenza nel manifatturiero, energia e minerarie (5,0%) e nelle costruzioni (2,4%) evidenzia possibili barriere di accesso e la necessità di interventi mirati.
L’età media delle imprenditrici trentine è rilevante, ma un segnale incoraggiante è dato dalla presenza di 963 imprese guidate da under 35, che costituiscono l’11,1% del totale delle attività femminili, superiore alla percentuale di imprese giovanili sul totale del tessuto economico provinciale (9,3%).
L’internazionalizzazione, come indicato dalla presenza di 994 imprese a guida femminile di proprietà straniera (11,4% del totale), suggerisce un’apertura verso i mercati esteri e un contributo alla crescita economica regionale.

La vocazione artigiana del tessuto imprenditoriale femminile si conferma con 1.924 imprese artigiane a guida femminile (22,1% del totale), prevalentemente costituite in forma di ditta individuale, orientate ai servizi alla persona, con particolare riferimento a parrucchieri e istituti di bellezza.

Questo dato riflette la capacità di creare opportunità di lavoro e di fornire servizi essenziali alla comunità locale.

La prevalenza di micro imprese caratterizza il panorama imprenditoriale femminile, con oltre il 90% delle attività che non superano i 5 addetti e il 45,5% che ne impiega solo uno.
Questo sottolinea l’importanza di politiche di sostegno alla crescita e all’innovazione per micro e piccole imprese.

La forma giuridica più diffusa resta l’impresa individuale (70,2%), a testimonianza di una propensione alla semplicità e alla flessibilità.

Tuttavia, l’incremento delle società di capitale (16,2%), delle società di persone (12,3%) e delle altre forme giuridiche (1,3%) indica un’evoluzione verso modelli organizzativi più strutturati, potenzialmente in grado di favorire la crescita e l’accesso a finanziamenti.
Come sottolineato dal Presidente della Camera di Commercio, Andrea De Zordo, il lieve aumento delle imprese femminili rispecchia un trend positivo a livello provinciale.

Tuttavia, è cruciale promuovere attivamente la partecipazione femminile nel mondo del lavoro, fornendo strumenti adeguati e rafforzando le tutele per conciliare gli impegni professionali e familiari.
Investire nel capitale umano femminile significa non solo garantire l’equità di genere, ma anche stimolare l’innovazione, la competitività e la crescita sostenibile dell’economia trentina.

Un’azione strategica in quest’ottica dovrebbe focalizzarsi sull’abbattimento degli ostacoli strutturali, sull’incentivazione dell’imprenditoria femminile giovanile e sull’offerta di servizi di supporto mirati, come mentorship, formazione manageriale e accesso facilitato al credito.

Author:

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -