L’ombra delle armi americane si proietta pesantemente sui tragici eventi che hanno colpito Rafah, sconvolgendo la comunità internazionale e mettendo in luce il ruolo giocato dagli Stati Uniti nel conflitto israelo-palestinese. I tank con la stella di Davide, simbolo di identità e appartenenza per alcuni e di oppressione per altri, continuano a seminare distruzione nella città del sud di Gaza, amplificando la sofferenza e il dolore di una popolazione già duramente provata. Al Consiglio di sicurezza dell’Onu, l’ambasciatore Usa esprime il suo “cuore spezzato” per la recente strage che ha insanguinato Rafah, evidenziando la complessità e la delicatezza della situazione in Medio Oriente. La comunità internazionale è chiamata a fare fronte comune per porre fine alla violenza e lavorare verso una soluzione pacifica e duratura al conflitto, garantendo dignità e diritti fondamentali a tutte le persone coinvolte.