domenica 24 Agosto 2025
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Gemona, il RIS indaga sulla ricostruzione dell’omicidio Venier

Questo pomeriggio, la squadra di investigazioni scientifiche (RIS) di Parma interverrà sulla scena del crimine a Gemona (Udine), la villetta teatro di una vicenda tragica che ha sconvolto l’opinione pubblica.

Il 25 luglio scorso, Alessandro Venier, 35 anni, ha perso la vita per mano della compagna Mailyn e della madre, Lorena, che ne ha poi frammentato il corpo in maniera orribile.

L’intervento dei RIS non è una semplice formalità, ma un momento cruciale per la ricostruzione della dinamica e la verifica della confessione dettagliata fornita da Lorena.

La sua versione dei fatti, che ripercorre ogni istante di quella giornata fatale, necessita di una conferma scientifica inequivocabile.

Al contrario, Mailyn, la nuora, ha mantenuto un silenzio ostinato, evitando di rilasciare dichiarazioni che possano essere utilizzate nel corso del processo, se non per vaghe ammissioni raccolte in seguito alla telefonata al 112, immediatamente antecedente all’intervento dei carabinieri.
Parallelamente al sopralluogo dei RIS, è stato avviato un complesso esame autoptico sulla salma, gravemente compromessa dalle azioni della madre.
La donna ha infatti sezionato il corpo in tre tronconi, rendendo l’analisi forense particolarmente delicata e articolata.

Questa mattina, i periti nominati dalla Procura, affiancati dai consulenti legali delle difese, eseguiranno una Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) per ottenere un quadro completo delle lesioni e stabilire con precisione la sequenza degli eventi.
Domani mattina, a partire dalle ore 9, si procederà con l’autopsia vera e propria, durante la quale saranno presenti anche gli esperti dei RIS, contribuendo con le loro competenze specialistiche a chiarire gli aspetti più complessi della vicenda.

L’esame autoptico, supportato dall’analisi scientifica dei RIS, si prefigge di rispondere a interrogativi fondamentali per l’indagine: determinare la causa precisa del decesso, ricostruire la sequenza delle aggressioni, valutare l’entità delle lesioni pre-morte e, in ultima analisi, fornire elementi concreti per accertare le responsabilità penali in questo caso di violenza estrema.
La complessità della ricostruzione, aggravata dalle modalità brutali con cui è stato perpetrato l’omicidio, rende cruciale il contributo degli specialisti scientifici per garantire la massima accuratezza e completezza dell’indagine.

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