mercoledì 13 Agosto 2025
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Vesuvio: Incendio sotto controllo, ma emergono interrogativi sul passato

La battaglia contro l’incendio che ha coinvolto il Parco Nazionale del Vesuvio sembra volgere a un punto di svolta, dopo giorni di intensa attività e preoccupazione.

Sebbene l’area colpita si estenda per circa 500 ettari, la notte trascorsa ha offerto un respiro di sollievo rispetto alle precedenti, un segno tangibile che le operazioni di spegnimento stanno producendo risultati concreti.

Il sindaco di Terzigno, Francesco Ranieri, ha espresso un cauto ottimismo, condiviso dal presidente dell’Ente Parco, Raffaele De Luca, che sottolinea l’impegno continuo di tutte le risorse disponibili a terra per garantire l’estinzione definitiva delle fiamme.

La complessità dell’intervento è aggravata dalle condizioni meteorologiche avverse, con temperature elevate e venti che rischiano di ravvivare le fiamme anche dopo un apparente contenimento.
Pertanto, le operazioni di bonifica proseguono incessantemente, mirate a eliminare ogni braciante residuo e a prevenire riaccensioni.
Il supporto aereo, fornito dai Canadair, rimane cruciale per affrontare i focolai più difficili da raggiungere.

Parallelamente alle operazioni di spegnimento, un dispositivo di sicurezza, composto da uomini della Protezione Civile e dell’Esercito, sorveglia il territorio tra Trecase e Boscotrecase, proteggendo le infrastrutture e le abitazioni lungo le vie di accesso al vulcano.
L’accesso al Gran Cono del Vesuvio, per precauzione, rimane temporaneamente interrotto.

Il deputato del Movimento 5 Stelle, Alessandro Caramiello, testimone diretto della devastazione, ha sollevato questioni cruciali e proposto soluzioni per una gestione più efficace delle emergenze future.
La sua richiesta di istituire una Conferenza dei Servizi o nominare un Commissario Straordinario riflette la necessità di un coordinamento più rapido e di poteri decisionali amplificati.
Ancora più importante è la sua inchiesta sull’utilizzo dei 75 milioni di euro stanziati nel 2017 in seguito a un incendio simile.
La necessità di trasparenza e accountability nell’utilizzo delle risorse pubbliche è imperativa, al fine di garantire che le future misure di prevenzione e ricostruzione siano realmente efficaci e mirate.

L’esigenza non è solo di spegnere gli incendi, ma anche di comprendere le cause profonde e le vulnerabilità che li rendono possibili.
Nonostante le preoccupazioni e le critiche costruttive, Caramiello riconosce con gratitudine l’eroico impegno di tutti gli operatori: vigili del fuoco, Protezione Civile, Croce Rossa, volontari e Forze Armate, che stanno lottando contro le fiamme in condizioni estreme, mettendo a rischio la propria incolumità.
La loro dedizione e il loro coraggio meritano il più profondo apprezzamento, rappresentando un esempio di resilienza e di senso civico.

La ricostruzione non sarà solo di alberi e di suolo, ma anche di fiducia e di un sistema di gestione del rischio più solido e trasparente.

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