Il Comune di Fabriano, incastonato nel cuore dell’Appennino marchigiano, ha recentemente approvato un Piano Comunale di Protezione Civile significativamente rivisto e ampliato, un documento cruciale per la salvaguardia della comunità e delle sue infrastrutture in risposta ai molteplici rischi che caratterizzano il territorio.
Il Piano, lungi dall’essere un mero adempimento burocratico, si configura come un vero e proprio strumento di resilienza territoriale, frutto di un’analisi approfondita delle vulnerabilità locali e di una progettazione orientata all’azione rapida ed efficace.
La struttura del Piano si articola in un nucleo generale, che definisce i principi e le linee guida operative, e in cinque moduli specifici dedicati ai rischi primari: sismico, idrogeologico e idraulico, incendi boschivi e di interfaccia, industriale e antropico, e nevoso.
La complessità del territorio fabrianese, con la sua marcata altimetria, la presenza di corsi d’acqua e la densità di attività produttive, richiede un approccio granulare.
Per questo, il Piano ha introdotto una suddivisione del territorio in tre macrosettori – appenninico, centrale e subappenninico – ciascuno ulteriormente segmentato in due settori, delineando così un totale di 39 aree di emergenza.
Queste aree, attentamente individuate e georeferenziate, sono funzionali a garantire un’organizzazione efficiente della risposta in caso di emergenza, comprendendo 27 aree di attesa per la popolazione, 4 aree di ammassamento per il coordinamento di risorse logistiche (mezzi, materiali e rimozione macerie) e 8 aree di ricovero, progettate per accogliere una popolazione superiore a quella stimata anche in assenza del Pala Guerrieri, attualmente oggetto di interventi di riqualificazione.
L’individuazione di 16 edifici strategici, ciascuno dotato di schede tecniche dettagliate e geolocalizzate, rappresenta un altro elemento chiave del Piano.
Questi edifici, fungendo da punti nodali per il comando e controllo, il ricovero di personale di soccorso e popolazione, la fornitura di servizi sanitari d’urgenza e il mantenimento dell’ordine pubblico, garantiscono una risposta coordinata e centralizzata.
L’implementazione di “cancelli” temporanei, ovvero la possibilità di chiudere selettivamente tratti stradali a rischio, mira a preservare l’incolumità pubblica e a ottimizzare l’efficacia delle operazioni di soccorso, riducendo al minimo le aree di pericolo.
Nonostante l’impegno profuso nella pianificazione, la realizzazione di una cartellonistica completa, destinata a segnalare aree di raccolta e soccorso su tutto il territorio comunale, è attualmente sospesa a causa di limitazioni finanziarie.
Il Comune è attivamente impegnato nella ricerca di finanziamenti regionali per superare questo ostacolo e completare questa importante fase di implementazione.
La Sindaca di Fabriano, Daniela Ghergo, responsabile della Protezione Civile, ha sottolineato l’importanza di un Piano chiaro, immediatamente consultabile e pratico, enfatizzando come, in situazioni di emergenza, ogni istante debba essere dedicato all’azione.
Il nuovo Piano Comunale di Protezione Civile di Fabriano non è quindi solo un documento, ma un investimento nella sicurezza e nella resilienza della comunità fabrianese, un impegno concreto per affrontare le sfide del futuro con competenza e determinazione.