mercoledì 13 Agosto 2025
25.7 C
Ancona

Conero: pesca sostenibile tra scienza e tradizione dei pescatori

La gestione sostenibile delle risorse ittiche nell’area del Conero, in particolare per quanto riguarda il mosciolo e la cozza, rappresenta una sfida complessa che richiede un approccio integrato, capace di conciliare i dati scientifici con le conoscenze tradizionali dei pescatori.

Questa necessità è stata al centro di un incontro promosso dalla Regione Marche, in cui l’assessore Andrea Maria Antonini ha illustrato le nuove strategie adottate per garantire la salvaguardia di questo prezioso patrimonio alimentare.

La pesca del mosciolo, crostaceo di grande importanza economica e gastronomica, e della cozza, pilastro dell’identità culinaria della Riviera del Conero, si trova ad affrontare pressioni crescenti.

Da un lato, i cambiamenti climatici, l’acidificazione degli oceani e l’inquinamento antropico impattano negativamente sugli ecosistemi marini, alterando la distribuzione e l’abbondanza delle specie.

Dall’altro, le tecniche di pesca tradizionali, pur radicate nella cultura locale, possono avere conseguenze sull’equilibrio degli habitat e sulla riproduzione dei molluschi.
Le iniziative regionali mirano a superare questa dicotomia attraverso un percorso di co-progettazione.

Il dialogo diretto con i pescatori, detentori di un’esperienza secolare sulla dinamica del mare e sui suoi ritmi, è ritenuto cruciale per comprendere le sfide che affrontano e per sviluppare soluzioni adeguate.

Questo approccio si basa sul principio che la conoscenza scientifica, pur fondamentale per valutare lo stato di salute degli ecosistemi, deve essere integrata con le osservazioni empiriche, le tecniche di pesca tramandate e la comprensione profonda del territorio.

Le azioni proposte dalla Regione Marche includono, in particolare, l’implementazione di sistemi di monitoraggio partecipativo, che coinvolgono i pescatori nella raccolta di dati relativi all’abbondanza, alla dimensione e alla localizzazione delle risorse ittiche.

Questi dati, analizzati congiuntamente da esperti scientifici e pescatori, permetteranno di creare modelli predittivi più accurati e di adattare le strategie di gestione in tempo reale.
Si punta inoltre a promuovere l’adozione di tecniche di pesca selettive, che minimizzino l’impatto sugli habitat e consentano alle specie di riprodursi in modo naturale.
Questo può includere l’utilizzo di attrezzi di pesca a maglie più larghe, che permettano ai pesci più piccoli e ai giovani molluschi di sfuggire, o la limitazione delle aree di pesca in periodi di riproduzione.

Un ulteriore aspetto fondamentale è la sensibilizzazione dei consumatori, attraverso campagne di comunicazione che valorizzino il prodotto ittico locale e promuovano pratiche di consumo responsabile.

Informare i consumatori sull’importanza di scegliere prodotti provenienti da pesca sostenibile può incentivare i pescatori ad adottare pratiche più rispettose dell’ambiente e a orientarsi verso filiere di qualità.

Infine, la Regione Marche si impegna a collaborare con istituzioni nazionali ed europee per accedere a finanziamenti e a condividere buone pratiche nella gestione delle risorse ittiche, contribuendo a creare un modello di sviluppo sostenibile che concili la tutela dell’ambiente con la salvaguardia del lavoro e delle tradizioni locali.
Il futuro della pesca nel Conero passa dalla capacità di costruire un patto di fiducia tra scienza, tradizione e comunità.

Author:

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -