In una cerimonia carica di commozione e profonda riflessione, il Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, ha espresso il più sentito tributo alla memoria del Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie, caduto in servizio il 12 giugno a Francavilla Fontana.
L’incontro, tenutosi a Roma, ha visto la partecipazione della moglie e delle figlie del brigadiere, in un momento di raccoglimento e riconoscimento del valore che ha animato la sua dedizione.
Il Generale Luongo ha sottolineato come la perdita del Brigadiere Legrottaglie rappresenti una ferita profonda per l’Arma, ma anche un’occasione per riaffermare i valori che ne costituiscono l’identità.
La sua figura, divenuta simbolo di coraggio e abnegazione, trascende il singolo episodio di violenza, incarnando l’impegno costante dei Carabinieri a garantire sicurezza e giustizia sul territorio.
Non si tratta, ha affermato il Comandante, di un mero adempimento protocollo, bensì di una celebrazione dell’essenza stessa del ruolo di Carabiniere, un ruolo che implica sacrificio, senso del dovere e una ferma appartenenza alla comunità.
Come primo atto di riconoscimento del merito, il Generale Luongo ha presieduto alla cerimonia di consegna dell’Encomio Solenne e delle insegne del nuovo grado di Maresciallo alla moglie del brigadiere Legrottaglie.
Tale riconoscimento, simbolo tangibile di stima e gratitudine, testimonia l’impatto duraturo del sacrificio compiuto.
Parallelamente, è stato conferito l’Encomio Solenne al Brigadiere Costanzo Giuseppe Garibaldi, compagno di servizio del militare caduto durante l’operazione.
Il gesto sottolinea il legame indissolubile che unisce i Carabinieri, legati da una missione comune e da un profondo senso di cameratismo.
Il Generale Luongo ha descritto le onorificenze come l’espressione compiuta di una vita interamente dedicata al servizio dello Stato, una vita vissuta con onore, integrità e un coraggio che ha superato ogni possibile compromesso personale.
Il sacrificio del Brigadiere Legrottaglie, ha concluso il Comandante, rappresenta un monito a perseguire con ancora maggiore determinazione gli ideali di rettitudine e dedizione che da sempre guidano l’Arma dei Carabinieri, un’eredità preziosa da custodire e tramandare alle future generazioni.
Il ricordo del suo esempio continuerà ad ispirare l’operato di ogni Carabinieri, rafforzando l’impegno a proteggere i cittadini e a difendere i valori fondanti della Repubblica Italiana.
