La recente conclusione dei lavori per il nuovo ponte sul torrente Leale, lungo la SR UD 41 a Forgaria, rappresenta un esempio emblematico di resilienza infrastrutturale e di efficienza amministrativa, sigillando un percorso accelerato che ha trasformato una vulnerabilità storica in una risorsa per il territorio.
L’assessore regionale alla Protezione Civile, Riccardo Riccardi, durante un sopralluogo presso il cantiere, ha sottolineato come l’intervento, completato in meno di un anno e mezzo, testimoni la capacità di tradurre in risultati concreti la sinergia tra istituzioni e l’utilizzo strategico dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L’opera, che ha richiesto un investimento complessivo di 3,2 milioni di euro – di cui 2,5 milioni finanziati dal Dipartimento Nazionale per la Protezione Civile attraverso la Missione 2, Componente 4, Sub-investimento 2.1b del PNRR, e 700 mila euro provenienti da risorse regionali – non è semplicemente un nuovo ponte, ma un tassello fondamentale di un piano più ampio di 20 milioni di euro dedicato alla mitigazione del rischio idrogeologico, un impegno nato dalle devastanti conseguenze degli eventi meteorologici eccezionali del novembre 2019.
La scelta di una struttura senza pile intermedie costituisce un elemento chiave della soluzione, eliminando le criticità idrauliche che in passato imponevano chiusure stradali durante eventi piovosi intensi.
L’altezza superiore di oltre due metri rispetto al vecchio ponte, con l’integrazione di rampe di accesso per garantire una transizione fluida, non solo incrementa la sicurezza ma anche la continuità della viabilità, minimizzando l’impatto di eventi meteorologici estremi.
L’innovazione progettuale si estende alla capacità sismica della struttura: i giunti di dilatazione consentono uno scorrimento controllato fino a 32 centimetri, garantendo la protezione dell’infrastruttura in caso di sisma.
Questo dettaglio, apparentemente minore, riflette una visione ingegneristica attenta alla sicurezza a 360 gradi, che integra la protezione idraulica con la resistenza ai terremoti.
Il plauso dell’assessore Riccardi si è esteso ai tecnici dell’Ente di decentramento regionale di Udine (EDR) e alle maestranze, riconoscendo il loro impegno nel rispettare rigorosamente i tempi e le procedure di cantiere.
La presenza del sindaco di Trasaghis, Stefania Pisu, sottolinea l’importanza dell’opera per la comunità locale, che vedrà migliorare significativamente la qualità della vita e la sicurezza.
L’intero progetto, approvato il 30 maggio 2024, incarna un nuovo modello di gestione delle infrastrutture, caratterizzato da velocità, efficacia e un focus costante sulla resilienza territoriale.